A MENTE FREDDA – Doppio calcio alle critiche, Vlahovic si riprende la Juve

“Voi criticate, io segno”. Se fosse il titolo di un film: Vlahovic la vendetta è servita. Il serbo risponde sul campo e nel modo migliore a quei tifosi della Juve che da qualche settimana lo sta mettendo alla gogna, ritenendolo unico responsabile dei tre pareggi consecutivi per 0-0 collezionati dai bianconeri di Motta in campionato. Ignorando il gioco di una squadra che a dispetto del possesso palla produce poche vere occasioni da gol e di conseguenza ne risente Dusan. E' successo anche a Genova. Primo tempo zero tiri in porta e solo 8 palloni toccati da parte del serbo. Praticamente nulla. Questa volta però Thiago (giustamente) lo tiene in campo, a differenza di quanto fatto contro il Napoli. La svolta nel cambio di posizione di qualche giocatore, con beneficio dello stesso serbo. Prima il rigore, poi finalmente un gol alla Vlahovic: diagonale di sinistro dopo uno splendido passaggio di Koopmeiners. Insomma, se viene servito a dovere il serbo segna.

I numeri della prestazione di Vlahovic alla fine sono chiari. In 90 minuti, 2 reti, aspettative di gol 1.68, 5 tiri totali, di cui 2 in porta, 26 tocchi, 6 in area avversaria, 3 duelli vinti, 2 quelli aerei, 8 passaggi riusciti. La palma di migliore in campo è scontata. “Ho imparato che se segni sei il migliore, altrimenti diventi il peggiore. Io affronto le responsabilità”. Dusan trascinatore della Juve? Su questo assicura Motta: “Lui è il leader positivo, deve solo partecipare al gioco della squadra per tutti i 90 minuiti”. Vlahovic a parte, la squadra deve migliorare nel rapporto possesso palla/occasioni da gol. Per esempio a Marassi 66% con il pallone tra i piedi, tre soli tiri in porta. Su questo bisogna lavorare. Nel frattempo, Thiago si gode il suo muro. Un solo gol in sei partite ufficiali, considerando la Champions. 540 minuti di imbattibilità sono un record in apertura di campionato.