Oggi e Domani - Juventus 5 Triestina 1 (29ª g. - Stagione 2006-2007)

La Juve più bella dell’anno riesce a superare di slancio una Triestina spavalda, capace di passare in vantaggio con Piovaccari nei primi minuti di gioco. È Camoranesi, contestato dai tifosi insieme a Zebina, a pareggiare il risultato dopo un solo minuto. A questo punto si scatena il Palladino-show: dal 27’ al 60’ segna tre reti veramente belle, che lo proiettano sulle prime pagine di tutti i quotidiani sportivi. Così non si fa tanto caso all’assenza forzata di Trezeguet, a cui la CAF conferma la squalifica di tre giornate. L’ultima rete la segna il polemico Bojinov, di testa su assist di Nedved. Dopo questo incontro la Juventus ha sei punti di vantaggio sul Napoli, sconfitto a Crotone, e otto dal Piacenza. Peccato che Pierino veda i suoi tentativi di segnare defraudati dall’agilità di Generoso Rossi.
A 7 Gold gli interisti rosicano, commentando la lite tra Moratti e il tifoso juventino che lo ha accusato di aver vinto uno scudetto di cartone. Non vedo Carminuccio sebbene dal suo balcone, nel centro città, vicino al castello sventoli una bandiera rossoblu, che i passanti faticano a capire. Nel Collegio Docenti convocato in seduta straordinaria per la volontà della moglie facinorosa di un medico, Cecilio è intervenuto gridando: “Abbiamo sbagliato troppi goal, il Bologna non doveva pareggiare! Sigh! Sigh! Le partite dovrebbero finire al novantesimo e non due minuti dopo”, “Giusto, poi non si dovrebbe fischiare un calcio di punizione dal limite, ma attendere gli sviluppi dell’azione. Il goal di Colacone non era da annullare, ne segniamo così pochi!” gli ha risposto il professore Bellei seduto al tavolo della presidenza. Il dottor Dozzi, già innervosito dal fatto di aver dovuto convocare un collegio in più rispetto ai due fissati ad inizio anno, in quanto lui non ha tempo da perdere, li ha immediatamente espulsi dalla riunione, obbligandoli a recarsi a scuola per terminare l’imbiancatura delle pareti del secondo piano. La situazione, a questo punto, è ritornata alla normalità, le varie professoresse con collo di pelliccia hanno dimostrato grandi capacità comprensive verso i loro studenti, dicendo spesso: “Bisogna aiutare questi ragazzi hanno molti problemi affettivi, a me per esempio, durante una supplenza hanno tentato di lanciarmi dalla finestra, ma io li ho subito perdonati.” All’improvviso non appena il microfono ha smesso di piangere, Sandruccio si è alzato dal suo posto, calpestando la fodera interna del cappotto blu notte di Gaetano Cappotto, si è diretto verso il palco e con le mani poste sulle due borsette ai lati del corpo ha urlato a squarciagola: “Sono d’accordo con quanto enunciato poco fa dalle mie colleghe ma è mio preciso dovere morale aggiungere: Massimè pari na molla/Pari na molla/Massimè Massimè pari na molla Alè./Forza Catanzaru…Aquile…Aquile” Dal fondo della sala Gaetano Cappotto si è alzato in piedi e agitando la fodera del suo indumento recante l’orma del 45 di Sandruccio ha riposto, scoprendo un pancione rossoblu: “Forza Cusenza…forza Lupi della Sila” e schiacciando un tasto del suo cellulare, la voce di Mario Gaultieri ha cominciato a diffondersi per la sala. Dal fondo un gruppo di docenti ha issato al cielo uno striscione rosanero recante la scritta: “Noi siamo devoti di Santa Rosalia e del Palermo.” Naturalmente il collegio è stato sospeso e rimandato a data da destinarsi, incurante della protesta di Totonno Afascinato che strimpellando le corde di una chitarra, voleva cantare una canzone da lui composta e dedicata a Schwoch.