ESCLUSIVA TJ - Martin Jorgensen: "Pirlo, l'acquisto decisivo per la Juve. Mi spiace per l'amico Bertelli ma tiferò Udinese"

20.12.2011 17:00 di  Gaetano Mocciaro   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Martin Jorgensen: "Pirlo, l'acquisto decisivo per la Juve. Mi spiace per l'amico Bertelli ma tiferò Udinese"
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© foto di Federico De Luca

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato in esclusiva Martin Jorgensen, ex centrocampista dell'Udinese, ora tornato in Danimarca all'AGF Ahrus. Il centrocampista, recentemente tornato a indossare anche la maglia della selezione danese ci dice la sua sul big match di domani sera fra i friulani e la Juventus.

Martin Jorgensen, domani Udinese-Juventus. Hai modo di seguire ancora il calcio italiano?

“Fortunatamente riesco ancora a seguire qualche partita della Serie A nonostante sia tornato a giocare in Danimarca. Fa piacere vedere che a giocarsi il primato contro la Juve sia l’Udinese, che è la squadra che mi ha lanciato nel campionato italiano. I friulani stanno giocando a viso aperto con tutti e ha dimostrato grande maturità, lottando alla pari con squadroni come Arsenal e Atletico Madrid. Si ritroverà un avversario come la Juventus che finalmente ha riacquistato lo smalto dei tempi migliori grazie anche all’arrivo di Andrea Pirlo, che era il tipo di giocatore che mancava un po’ a questa squadra. È stato davvero un grande affare”.

Come pensi che finirà la partita?

“Devo tifare Udinese, anche se so che poi il preparatore della Juve Bertelli, che ho avuto a Udine, mi infamerà (ride)… scherzi a parte prevedo una gara molto equilibrata anche se l’Udinese potrebbe fare il colpaccio. Molto dipenderà da Totò Di Natale da una parte e Pirlo dall’altra”.

La Juve l’hai affrontata spesso, che ricordi hai delle sfide con la Vecchia signora?

“Ricordo un gol che feci nel 1999 in un anticipo del sabato sera. Fu il gol del vantaggio, poi la Juve riuscì a pareggiare. Poi nel 2000 ricordo una nostra vittoria a Torino. Fu un successo importante perché ci aveva proiettato in testa alla classifica, solo che poi a fine anno abbiamo rischiato di retrocedere!”.

Sei mai stato vicino alla Juve?

“Solo voci, niente di concreto. Curioso, perché avevo come procuratore Bonetto, che è di Torino”.

Come vedono in Danimarca il nostro calcio?

“La nomea dei catenacciari è rimasta, questo nonostante le statistiche dicano che in serie A si segni più o meno quanto nella Liga spagnola o nella Premier League. Il calcio inglese e tedesco sono più seguiti rispetto a quello italiano e questo influisce anche sulle scelte dei giocatori danesi, che se devono scegliere di emigrare preferiscono farlo in Inghilterra”.