ESCLUSIVA TJ - Cesare Pompilio: "L'esplosione di Marchisio e il regalo di Galliani hanno permesso alla Juve di asfaltare le milanesi. A gennaio però servono rinforzi"

31.10.2011 08:00 di  Nicolò Schira   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Cesare Pompilio: "L'esplosione di Marchisio e il regalo di Galliani hanno permesso alla Juve di asfaltare le milanesi. A gennaio però servono rinforzi"
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Da anni ormai è una delle icone del tifo juventino tanto da essere denominato "La carne del tifoso bianconero". Cesare Pompilio è uno dei più apprezzati opinionisti televisivi e non solo per il suo amore viscerale per la Vecchia Signora del calcio italiano. Pompilio infatti non si nasconde dietro banalità, ma con coraggio combatte per difendere l'amata Juve. TuttoJuve.com ha intervistato in esclusiva il popolare giornalista, per commentare il trionfo di San Siro nel derby d'Italia e capire dove può arrivare questa Juventus.

Soddisfatto per la vittoria contro l'Inter?

"Certamente. Un'ottima Juve che ha vinto alla grande contro un'Inter da rifare. Ormai i nerazzurri sono al capolinea, il ciclo è finito da due anni. L'anno scorso le magagne nerazzurre sono state nascoste da un campione di nome Eto'o. Moratti a mandarlo in Russia ha rotto definitivamente il giocattolo. Al limite avrei venduto Sneijder, anche il problema dell'Inter è che i centrocampisti hanno 105 anni in tre...".

E la Juve?

"La Juve è la squadra più forte dopo il Milan. Non dobbiamo farci illusioni, in questo momento siamo da secondo posto, però nel calcio mai dire mai".

Di chi è il merito della rinascita bianconera?

"In primis di Antonio Conte, un mister juventino che ha riportato nei giocatori la mentalità e la carica agonistica della vecchia Juventus, quella di Lippi e di Moggi. Conte è uno che non molla mai. L'ha dimostrato anche l'altra sera, invece di festeggiare la vittoria sull'Inter, pensava già alla sfida di Napoli".

Anche il mercato poi ha portato rinforzi importanti...

"Marotta si è dimostrato ancora una volta abile nel comprare, un pò meno nel vendere gli esuberi come Amauri e company. Comunque l'acquisto di Vucinic e l'esplosione di Marchisio hanno fatto fare un grandissimo salto di qualità alla squadra. Non dimentichiamoci però del grande regalo, che Galliani e il Milan hanno fatto ai dirigenti della Juve: mi riferisco ad un certo Andrea Pirlo...".

Questa Juve assomiglia a quella di Lippi del '94?

"Direi di no. Quella Juve aveva alle spalle un grandissimo dirigente come Luciano Moggi, che attualmente manca in società".

Domenica prossima c'è in programma il big-match con il Napoli...

"Una super sfida che la Juve deve vincere; infatti bisogna confermarsi, altrimenti il Milan è già in agguato. Una vittoria al San Paolo certificherebbe ulteriormente le ambizioni bianconere per la lotta Scudetto. Dopo aver asfaltato le milanesi, bisogna calare il tris".

Cosa manca alla Juve per essere al livello dei rossoneri?

"Un grande centrale difensivo. Credo che per gennaio debba essere quella la priorità. Serve un grande difensore, che lotti e randelli quando serve. Un tipo alla Montero per intenderci".

Ci dice un nome che consiglierebbe per la difesa?

"Nomi non ne faccio. Non voglio illudere ai tifosi. Diciamo che sono come un medico: ho fatto la diagnosi delle lacune juventine, ora tocca a Marotta trovare la medicina più efficace".