MAROTTA a Dazn: "Alla Juve ho trascorso otto anni belli, l'esperienza mi è servita per arrivare all'Inter e incidere"

16.02.2025 20:23 di  Niccolò Anfosso   vedi letture
MAROTTA a Dazn: "Alla Juve ho trascorso otto anni belli, l'esperienza mi è servita per arrivare all'Inter e incidere"
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Beppe Marotta, presidente dell'Inter, ha parlato a Dazn.

Lautaro pensa che questa partita non sia decisiva per lo Scudetto, però vincendo potreste passare al primo posto.
“Io condivido le parole di Lautaro, al di là del punteggio sarà importante come prestazione da offrire. Se sarà bella speriamo si possa coronare con una vittoria, ma siamo in una fase a mio giudizio interlocutoria. Spesso si dice che gli scontri diretti siano decisivi per lo Scudetto, però si verificano passi falsi con le squadre indietro in classifica. Dobbiamo stare attenti a queste insidie. Questo è il derby d’Italia, siamo pronti per affrontarlo nel modo giusto”.

Questa partita ha un posto speciale nel suo cuore? Che ricordi ha dell’esperienza Juve e quanto di quegli anni ha poi portato nel pianeta Inter?
“Alla Juve ho trascorso otto anni molto belli e coronati da tanti successi. L’esperienza mi è servita per arrivare a Milano e incidere con le mie idee. Ora sono molto contento di essere all’Inter, sono arrivati risultati importanti e quindi credo che tutte le esperienze passate servono a crescere e diventare più saggio. Questa è la saggezza che mi porto dietro attraverso il passato maturato nelle mie esperienze di squadra. Tutto quello che rappresenta il passato genera esperienza e da questa arriva la saggezza”.

Ci sono modi migliori di altri per alleggerire la tensione di un allenatore?
“Quando si è in un grande club le pressioni aumentano. In Italia poi c’è la cultura dell’invidia e non quella della sconfitta, sappiamo di essere campioni d’Italia e tutti giocano per batterci. Dobbiamo essere più forti di queste cose, Inzaghi lo fa nel migliore dei modi. Poi la sua adrenalina è superiore alla mia, però direi che fa parte di una crescita di tutti noi e di una consapevolezza di essere attori protagonisti nelle competizioni in cui partecipiamo”.