Sheva: "Il mio flop al Chelsea? Colpa di Mourinho"

Andriy Shevchenko, a distanza di circa tre anni dall’inizio della sua esperienza al Chelsea, rivela il suo pensiero sul perché non ha reso come nel Milan. Lo fa, come suo solito, in modo pacato e gentile, lasciando però intravedere un certo risentimento nei confronti del Mister di allora, nientemeno che Josè Mourinho:
“Il mio flop al Chelsea fu colpa di Mourinho”. Per dovere di cronaca è necessario leggere i numeri della sua esperienza oltremanica: 47 partite e 9 gol in tre anni, una media non proprio da Pallone d’oro, soprattutto se confrontata con quella che teneva al Milan, dove fu capace di totalizzare ben 127 reti su 208 presenze. Se si aggiunge che Abramovich sborsò ben 45 milioni di euro per portarlo a Londra il quadro è completo: ogni rete di Sheva è stata pagata 5 milioni di euro dal magnate russo.
Shevchenko attacca lo Special One sul piano del dialogo, che dovrebbe essere la sua specialità: “Mourinho era un ottimo organizzatore , attento a ogni dettaglio prima delle partite. Era incredibile. Ma forse avrebbe bisogno di parlare di più con i suoi giocatori“. Ma non con tutti, perchè in ogni squadra Mourinho ha i suoi intoccabili: al Chelsea erano i vari Terry, Lampard e Drogba. All'Inter il tecnico di Setùbal non può mai prescindere da Maicon, Cambiasso e, fino allo scorso anno, Ibra.
Proseguendo nell’intervista, rilasciata al <i>Daily Mirror</i>, l’attaccante ucraino ammette anche di non aver mai trovato una forma fisica ideale nei suoi tre anni Blues: “Gli infortuni sono stati la causa principale del mio insuccesso in Inghilterra. I tifosi del Chelsea non hanno mai visto il vero Shevchenko.
Il calcio inglese è più fisico e veloce rispetto a quello italiano, che è maggiormente tecnico. Ora sono alla Dinamo Kiev per dimostrare di poter dare ancora molto –aggiunge, ritornando al presente-. Ho lasciato alle spalle i tempi del Chelsea dove non giocavo. Ho lasciato il Milan e il Chelsea per un nuovo obiettivo, e voglio pensare solo al futuro”.
Il fato, come spesso succede nel mondo del calcio, ha pensato bene di rimettere di fronte Sheva a molti suoi ex compagni: il prossimo avversario dell’Ucraina per le qualificazioni Mondiali è guarda caso l’Inghilterra di Terry, Lampard e Ashley Cole. Sheva è già andato a segno contro la Nazionale di Capello a Wembley, ed è pronto a ripetersi, ma senza cercare rivincite: “Il mio nome è già nella storia del calcio europeo. Non ho nulla da dimostrare. Non cerco vendette per quanto accaduto al Chelsea. Non credo che il mio periodo con i Blues abbia rovinato la mia carriera. Giocare contro i miei ex compagni come Terry e Lampard sarà affascinante, ma penserò solo a dare il mio contributo per battere l'Inghilterra”. Impresa quanto mai difficile visto l’attuale stato di forma della Nazionale dei Tre Leoni ma Sheva è abituato agli scherzetti agli ex.