Bedy Moratti: "Lo scudetto del 2006 è nostro e Giacinto era la persona più onesta del mondo"

Lo scudetto del 2006 se lo sentono addosso tutti: prima il buon Massimo, poi Zanetti, poi sicuramente qualcun altro e ora la bella di casa, così dicono, Maria Rosa, in arte Bedy, perché lei in effetti è stata un’attrice di teatro e cinema, cosa che ci fa sempre sperare che si stia esercitando nella recitazione quando si lancia in certe affermazioni.
Perché se non stesse recitando allora il problema potrebbe essere più serio. La squadra degli onesti? Lasciamo stare. Non si può lasciare stare però ciò che ha detto dopo: “Facchetti era la persona più leale e onesta che conoscevo, peccato che sia andato via prima che potessimo ripagarlo con tutte le vittorie”. Forse si è espressa male, forse voleva dire “prima che gli dessimo tutte le colpe”, perché è difficile che la signora Bedy non sappia cosa sostiene la società di cui si onora di fare parte.
Ve lo ricordate, sì? Nella memoria difensiva presentata dai legali dei nerazzurri, nel processo intentato all’Inter da De Sanctis, questi dicono che Facchetti non aveva le deleghe necessarie per commissionare le attività di dossieraggio ai danni dell’ex arbitro. Chiaro: se mai dovessero esserci delle colpe, le colpe non sono dell’Inter ma del buon Giacinto, che agiva senza che la società sapesse nulla. Non potrà difendersi, che stile.