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L'entusiasmo di Padovano: "Mi aspetto altri grandi colpi, Vlahovic col gioco di Motta farà 30 gol. Scudetto? Napoli favorito, Conte ha una marcia in più"

17.07.2024 14:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - L'entusiasmo di Padovano: "Mi aspetto altri grandi colpi, Vlahovic col gioco di Motta farà 30 gol. Scudetto? Napoli favorito, Conte ha una marcia in più"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex centravanti bianconero dal 1995 al 1997, Michele Padovano, per parlare degli ultimi avvicendamenti in casa Juventus e non solo:

Partiamo dalla fine: ti aspettavi che al 17 luglio, la Juventus avesse già chiuso per tre acquisti importanti?

"Sì, nella maniera più assoluta. Finalmente Giuntoli può operare con piena autonomia, ha già dimostrato di essere molto in gamba e qualche colpo di livello me lo aspettavo. Ora aspetto con curiosità di vedere Thiago Motta all'opera".

Chi è che ti incuriosisce di più dei nuovi volti?

"Sono tre profili davvero molto interessati, penso che Di Gregorio sia molto bravo coi piedi ed è reduce da una gran stagione. Douglas è un giocatore dalle spiccate doti tecnico-tattiche e fisiche, sicuramente può tornare utile così come Thuram. La dirigenza ha stravolto il centrocampo, lì dovrà esser bravo Thiago Motta a metter i giocatori nelle giuste condizioni per farli esprimere al meglio".

Tornando al Football Director, per lui questa stagione sarà un po' l'anno zero a livello operativo?

"Sarà l'anno zero, sono d'accordo. Lo scorso anno si è trovato una squadra già costruita, a differenza di questa stagione in cui è stato fondamentale già nella scelta dell'allenatore che ha avviato un vero e proprio cambio radicale. E tornando al mercato, penso che vedremo ancora dei grandi colpi".

Allargando il discorso, quanto sarà bello vedere un campionato in cui ci sarà nuovamente Antonio Conte in panchina e c'è la voglia di contendere lo scettro all'Inter?

"Sulla carta, la lotta al titolo dovrebbe essere un po' più combattuta degli ultimi due anni in cui c'è stato un monologo del Napoli e dell'Inter da febbraio in poi. Per lo scudetto ci sarà una battaglia un po' più serrata, anche se sono del parere che Antonio Conte abbia una marcia in più rispetto a tutti".

Mi hai accennato ad Antonio Conte, quanto può far paura il suo nuovo Napoli?

"Nessuna paura, solo grande stima per Antonio che è un allenatore tra i più bravi in circolazione e per me ha un qualcosa in più rispetto agli altri. E' partito da una base eccezionale, allena un organico forte e sarà il Napoli la squadra da battere. Loro poi diranno che sarà l'Inter quella da battere e questi sono discorsi che fanno parte del gioco, ma sono sicuro che sarà in grado di trasferire molto presto la sua mentalità ai giocatori. Il gioco del Napoli sarà fin da subito molto brillante e redditizio".

Dunque non vedi una lotta a tre, ma un Napoli davanti a Juve e Inter?

"Sicuramente l'Inter è la squadra più attrezzata e la Juve sta costruendo un grande organico, poi c'è il Milan che ha appena cambiato allenatore e fin qui non è ancora riuscito, al di là di Morata, ad apportare significativi cambiamenti. Il Napoli, in virtù del fatto che Antonio possa lavorare tutta la settimana, è per me favorito alla vittoria finale".

Ti riporto in campo e su due piedi chiedo: a chi rinunceresti di più tra Chiesa e Soulé?

"Chiesa visto l'ultimo anno e mezzo non è un giocatore che ha dimostrato di essere da Juventus e la società valuterà in maniera seria le proposte che più riterrà congrue per lui. E poi non mi sembra particolarmente apprezzato da Thiago Motta, per cui mi sembra leggendo tra le righe un calciatore più che sacrificabile".

Il mercato invece ci sta raccontando che probabilmente a partire per primo sarà Soulé. Non ti dispiace che il futuro della Juve, perché anche Huijsen è sul mercato, possa esser sacrificato così facilmente?

"Dipende, perché è chiaro che qualcuno va sacrificato per costruire una squadra giovane e competitiva. Staremo a vedere quel che succederà".

Ho ben presente la tua stima per Dusan Vlahovic, sarà l'anno della consacrazione?

"Se Motta dovesse riuscire a ripetere lo stesso gioco di Bologna, penso che Vlahovic diverrà la punta di diamante e farà una montagna di gol. Quanti? Almeno 30, su questo non ci sono dubbi. Poiché il gioco proposto è brillante, veloce, offensivo e consente all'attaccante di poter avere molte occasioni da poter sfruttare in partita. E i vantaggi non sarebbero solo per il serbo, ma anche per tutti i suoi compagni in campo".

Si parla sempre del centrocampista e del difensore, ma mai con convinzione dell'attaccante. Chi ti piacerebbe vedere in bianconero?

"A me piace molto Sudakov, credo sia stato anche seguito ma poi le dinamiche di mercato possono portare a fare altre scelte. Poteva essere un profilo molto importante per il pianeta Juventus".

Ieri si parlava, ad esempio, di Giacomo Raspadori e di un possibile scambio con Federico Chiesa.

"Secondo me non verrà ceduto, ad Antonio Conte può servire un attaccante moderno che può fare anche l'esterno. Difficilmente se ne priverà".

Domanda finale su Teun Koopmeiners: il nome varrebbe l'investimento da almeno 60mln?

"E' un giocatore importantissimo, lui può davvero cambiare il volto della squadra e ha fatto benissimo all'Atalanta. Si merita la chiamata di un club come la Juventus, se dovesse arrivare è chiaro che poi parleremo di un centrocampo di tutto rispetto".

Si ringrazia Michele Padovano per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.