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Galia sulla nuova Juve: "Voglio spirito e sacrificio, su Motta non ci sarà lo spettro di Maifredi. Chiesa? Lui e Vlahovic non sono leader. Sì a Koopmeiners"

16.07.2024 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Galia sulla nuova Juve: "Voglio spirito e sacrificio, su Motta non ci sarà lo spettro di Maifredi. Chiesa? Lui e Vlahovic non sono leader. Sì a Koopmeiners"
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© foto di Federico De Luca

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex calciatore bianconero di inizio anni '90, Roberto Galia, per parlare approfonditamente degli ultimi avvicendamenti in casa Juve e non solo:

Fai parte di quei tifosi entusiasti per l'inizio della nuova stagione?

"L'entusiasmo è legittimamente dei tifosi, per quel che mi riguarda in campo voglio vedere spirito e sacrificio. Sarò curioso di conoscere a fondo il cambiamento che sta avvenendo, mi piacerebbe che la Juventus imponesse nuovamente il gioco come faceva non molto tempo fa".

Il primo cambiamento è avvenuto in panchina, che aspettative hai su Thiago Motta?

"Speriamo che ci sia un cambio di rotta attraverso il suo lavoro, nelle ultime stagioni ci sono state tante difficoltà anche legate a questioni extra calcistiche. Vorrei vedere più leader in campo, oltre ad un atteggiamento differente dal recente passato".

Sei d'accordo con la società che ha individuato un profilo così giovane per sostituire Allegri?

"Potrebbe essere la figura giusta, anche per i giovani, che ha voglia di vincere e lo farà con grande applicazione. E' un lavoratore, propone gioco ed è arrivato in Champions con una squadra abituata a lottare per la salvezza. Speriamo non sia stato soltanto un caso, poi nella Juventus c'è da ribadire che non è mai semplice riuscire ad imporsi come in altre piazze. Quest'anno c'era la volontà di cambiare, per cui Thiago dovrà avere tutto il tempo a disposizione per poter lavorare al meglio con le sue idee".

Potrebbe esserci lo spettro Maifredi visto qualche analogia?

"C'è una grossa differenza: Thiago è stato un grande calciatore e sa dove andare a parare, Maifredi prima di allenare faceva un'altra cosa. Egli aveva delle buone idee, ma probabilmente non abbastanza forti da portarle in una società come la Juventus. Eravamo partiti molto bene, poi non è andata bene. Non è stata totalmente colpa sua, dico che nel calcio a volte può anche non funzionare".

Prima parlavi dei leader in campo, pensi che qualcuno di quelli già in rosa sia in grado di fare il salto di qualità in tal senso? Mi viene in mente Vlahovic che potrebbe sentirsi molto più responsabile rispetto al recente passato.

"Deve esser bravo l'allenatore a capire chi può essere quel tipo di calciatore che non parlando può risultare forte dal punto di vista caratteriale. C'è bisogno di qualcuno che possa portare questa qualità in campo, anche perché Bonucci e Chiellini ormai si sono ritirati e non si può sentire sempre la loro mancanza. In questa Juventus, onestamente, non riesco a capire chi lo possa fare: Chiesa e lo stesso Vlahovic sono degli ottimi calciatori, ma non sembrano in possesso della personalità giusta. Mi piacerebbe vedere un trascinatore e uno che sia sempre positivo nel corso della settimana".

Cosa pensi di Federico Chiesa, che è ormai da qualche settimana sul mercato?

"Su Chiesa ho sempre il punto di domanda sull'aspetto caratteriale, nel senso che è in possesso di grandi doti ma l'atteggiamento in campo a volte è un po' plateale. Secondo me allo stato attuale non è un leader, può diventarlo ma dal punto di vista silenzioso. Mi sembra, però. molto individualista. Chi incarna questo tipo di figura? Colui che parla poco, che non si lamenta troppo, che corre tanto, che decide i momenti importanti, che è seguito dalla squadra e che può anche sbagliare. Lo è, in base a ciò che vedo, Danilo, perché è uno di quegli esempi giusti da seguire. Non è facile, lo premetto poiché sei in una grande società, però mi piacerebbe vedere un italiano in questo ruolo".

Chi ti incuriosisce di più dei nuovi arrivati?

"Mi intriga un po' Thuram, poiché conosco Lilian e spero possa lasciare il segno in bianconero. Anche perché non sempre i figli si rivelano all'altezza dei padri. Di Gregorio ha giocato un buon campionato, mentre Douglas Luiz l'ho visto poco. Mi dispiace per Szczesny, lo reputo davvero un gran portiere".

Vale la pena inseguire Koopmeiners a 60mln?

"Sulle cifre potrei anche non esser d'accordo, ma negli ultimi anni è stato determinante a livello realizzativo e di personalità in campo. E' un ottimo giocatore, è uno che parla poco e preferisce fare i fatti. Se la Juventus lo sta inseguendo da tanto, ci sarà un motivo".

Si ringrazia Roberto Galia per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.