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Caputo avverte la Juve: "Non sarà semplice, Empoli fa sempre la sua partita in casa. Fazzini? Non è ancora all'altezza di un top club. Su Motta e Vlahovic..."

12.09.2024 15:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Caputo avverte la Juve: "Non sarà semplice, Empoli fa sempre la sua partita in casa. Fazzini? Non è ancora all'altezza di un top club. Su Motta e Vlahovic..."
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex attaccante dell'Empoli prossimo avversario della Juventus in campionato, Francesco Caputo, per parlare approfonditamente della sfida del Castellani e non solo:

Una vita nuova e del tutto diversa, visto che ora sei senza squadra. Sta bollendo qualcosa in pentola?

"Fino a fine agosto mi sono allenato con l'Empoli, è da un paio di settimane che sono svincolato ed è la prima volta che mi capita in carriera. E' stata una scelta condivisa con l'ex società, ora attendo novità. Ci sono stati dei sondaggi, ma di concreto ancora nulla".

Che match sarà Empoli-Juventus?

"Sarà una sfida molto bella, perché si affrontano due squadre completamente diverse: l'Empoli, tra le mura amiche, fa sempre la sua partita, è sbarazzino e può mettere in difficoltà gli avversari; la Juve è una grande squadra e lo sta dimostrando anche in questo periodo. Thiago Motta, per me, è troppo bravo e già si stanno vedendo i frutti del suo lavoro. Non sarà una partita semplice per nessuna delle squadre".

Parlando approfonditamente dell'Empoli, quali sono le maggiori differenze che hai riscontrato rispetto alla scorsa stagione?

"C'è stata la scelta di ringiovanire la squadra, di puntare sui giovani e di coltivare il loro talento. Anche sul mercato, rispetto agli altri anni, è cambiata la filosofia e sono in attesa delle risposte giuste. A loro auguro sempre il meglio, la stagione è lunga e vediamo come risponderanno".

Hanno preso un allenatore come D'Aversa che fa giocar bene le proprie squadre, non è un caso che l'Empoli abbia cominciato la stagione col piglio giusto.

"D'Aversa lo avevo conosciuto nell'anno della Sampdoria, con lui c'è grande stima e rispetto reciproco. Ha accettato questo incarico con voglia e determinazione, fin dal primo giorno ha messo in campo la sua idea di calcio e sta cercando di portarla avanti. Il suo credo si sta già vedendo sul terreno di gioco, per me può far molto bene".

In genere le piccole squadre tendono a fare la partita della vita in queste circostanze, ma l'Empoli invece partirà con una convinzione diversa visto il successo di Roma e il pareggio ottenuto a Bologna?

"Sicuramente i risultati acquisiti forniscono degli stimoli in più, per me l'Empoli affronterà la Juventus andando oltre il 100% delle proprie capacità anche perché sono sempre consapevoli che è il solo modo per cercare di strappare un risultato positivo".

Fazzini è sul taccuino dei top club italiani, a tuo parere sarebbe già all'altezza di giocare per una squadra come la Juventus il prossimo anno?

"No, in questo momento non lo è ancora. Ha bisogno di giocare, crescere, acquisire ancora più fiducia. Per me è in possesso di queste qualità, ma è ancora troppo presto per parlare di un club più importante".

Da fuori, invece, quali sono i primi cambiamenti che hai percepito nella Juventus?

"La differenza più evidente è sul piano del gioco, sappiamo benissimo quanto Thiago Motta sia maniacale nel modo di giocare. Io l'ho affrontato un po' di volte, per questo sono sempre stato consapevole delle difficoltà nell'affrontare le sue squadre".

Che tipo di difficoltà intendi?

"E' sempre difficile prendere delle efficaci contromisure alle sue squadre, che giocano un calcio moderno e molto aggressivo".

Che partita farà Vlahović al Castellani?

"E' un giocatore forte, può cambiare partita da un momento all'altro. Si sposa alla grande col modo di giocare di Thiago Motta. Poi la Juventus ha fatto un mercato importante, sono arrivati dei giocatori forti e c'è bisogno solo di un po' di tempo per amalgamare il modo di giocare".

Un pensiero su Koopmeiners?

"E' stato l'acquisto top del mercato della Juve, ma non dimentichiamoci che sono arrivati anche Gonzalez, Thuram, Conceição e altri giocatori importanti. E' stato fatto un mercato intelligente e sono arrivati i calciatori giusti per il modo di giocare dell'allenatore".

Curiosità: come è affrontare giocatori del calibro di Bremer e Gatti?

"Non è facile affrontarli, fisicamente sono degli animali e bisogna rubare qualche metro per metterli in difficoltà. Perché se li affronti sul piano fisico, il confronto è impari e ti sovrastano. Bremer? Lui arrivava dal Torino in cui giocava prettamente sull'uomo, poi si è dovuto adattare ad un modo di difendere diverso nella Juventus. Però si è ambientato alla grande, l'ho visto bene in queste prime tre partite".

Hai dato qualche dispiacere alla Juventus, tipo quella doppietta siglata nel maggio del 2022.

"E' stata una bella doppietta, ma la Juve veniva da un momento particolare (penalizzazione di 10 punti ndr) ed è un bel ricordo. Ora, però, la Juve è diversa e col nuovo ciclo aperto riuscirà a togliersi delle soddisfazioni".

Quale è la Juve più forte che hai affrontato?

"Bella domanda (sorride ndr), perché è sempre stata infarcita di grandi campioni. Se devo sceglierne una, rispondo quella del 2018/19 del primo anno di Cristiano Ronaldo".

Sei mai stato vicino alla Juventus?

"Purtroppo no, mai concretamente. Il mio agente non me ne ha mai parlato. Sarebbe stato un bellissimo sogno".

Si ringrazia Francesco Caputo per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.