Che fine ha fatto Mbangula?

26.11.2024 17:10 di  Alessandro Zottolo   vedi letture
Che fine ha fatto Mbangula?
TuttoJuve.com
© foto di www.imagephotoagency.it

SORPRESA IN JUVENTUS-COMO - A poco meno di un’ora dall’inizio di Juventus-Como, valida per il 1° turno di campionato, vengono stilate le formazioni ufficiali. Thiago Motta schiera dal primo minuto Samuel Mbangula come esterno sinistro nel 4-2-3-1: è la seconda gara in cui il belga scende in campo da titolare con il neo allenatore bianconero. La 1ª volta risale all’amichevole del 3 Luglio contro il Brest, terminata 2-2 dove all’intervallo viene sostituto da Yildiz. Un po’ perché l’ex tecnico del Bologna aveva deciso di escludere alcuni elementi della rosa durante il pre-campionato, un po’ perché dovevano ancora arrivare i nuovi acquisti e un po’, infine, perché come recentemente dichiarato da Kalulu “Secondo Thiago Motta le scelte della partita si fanno in allenamento”. Mbangula, quindi, si trova a far parte dell’undici titolare contro il club lombardo. Risultato? Al 23’ Weah cambia gioco verso sinistra per il classe 2004 che, accentrandosi, salta Braunoder e con il destro indirizza la palla alla sinistra di Reina: per il 51 bianconero è la prima rete con la maglia della Juventus. Nel finale, inoltre, serve l’assist per il 3-0 di Cambiaso. Nel mezzo il gol di Weah.

 ALTERNANZA DI MINUTAGGIO – Gioca da titolare anche nella trasferta del Bentegodi contro il Verona (26 Agosto). La Juventus, alla vigilia, annuncia l’arrivo di Nico Gonzalez ma Thiago Motta decide di non convocarlo. Al minuto 39 Mbangula realizza il passaggio vincente per la rete di un altro calciatore proveniente dalla NG, ovvero Savona. I bianconeri, tra la vittoria ai danni dei gialloblù e la sfida del 1 settembre con la Roma, ufficializzano gli acquisti di Koopmeiners e Conceicao. È il belga, tuttavia, a scendere in campo dal 1’ nel big match all’Allianz Stadium, ma all’intervallo è proprio il figlio d’arte portoghese a prendere il suo posto. Da quel momento, nel mese di Settembre, gioca solo nei 23 minuti rimamenti di Empoli-Juventus con l’obiettivo di arginare la difesa azzurra per sbloccare il risultato ancora fermo sullo 0-0. Non riuscì nell’obiettivo. Contro Napoli e Genoa, però, rimane in panchina fino al triplice fischio. L’ultima volta che ha messo piede in campo da titolare è stato in Juventus-Cagliari del 6 Ottobre. Dopodiche, in campionato, ha registrato un ritmo che, attualmente, sta ancora mantenendo: in una partita rimane in panchina per 90 minuti e nell’altra gioca da subentrato, ma il minutaggio scende ad ogni giornata. Sono 13 con l’Inter (9° turno), 3 con l’Udinese (11°) e 2 con il Milan (13°). In Champions esordisce solo nel finale contro il Lille. L’esplosione di Conceicao e Weah, oltre all’incisività di Yildiz sia dalla panchina che dal 1', hanno impedito a Mbangula di esprimersi con maggior costanza. Inoltre è da considerare il rientro di Nico Gonzalez dall’infortunio.

FIDUCIA O CESSIONE? – La domanda sorge spontanea: Mbangula riuscirà a ritagliarsi maggiore spazio tra le file bianconere? Da una parte, fino alla prossima pausa nazionali di Marzo, la Juventus dovrà disputare 22 partite tra Serie A, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Champions League escludendo il passaggio del turno nelle coppe nazionali. Un dato a suo favore è che esclusi Cambiaso e Yildiz nessun calciatore della rosa bianconera ha giocato tutte le gare fino ad ora. Di conseguenza il belga potrà ancora dire la sua visto che Motta effettua una costante rotazione. Le voci che lo accostano ad una possibile cessione, in modo tale da generare una plusvalenza utile per acquistare i sostituti di Bremer e Cabal, fanno pensare ad un futuro lontano da Torino, sponda bianconera.