Repubblica - Case di lusso a canoni popolari, c'è anche Marotta fra gli inquilini del Trivulzio
"Case di lusso a canoni popolari, c'è anche Marotta fra gli inquilini del Trivulzio". Così titola stamattina La Repubblica.
"I superinquilini del Trivulzio, case di lusso a canoni popolari". Il presidente dell’Inter Marotta paga 19 mila euro l’anno per 120 metri quadrati a Brera. L’affitto di mercato sarebbe oltre il doppio
Il commissario straordinario del Pio Albergo Trivulzio, Francesco Paolo Tronca, non ci sta a passare per quello che vuole sfrattare gli inquilini bisognosi delle case della Baggina e in un’audizione in Consiglio regionale parla chiaro, spiegando il progetto di affidare il patrimonio immobiliare alla società pubblica Invimit: "Da commissario sto perseguendo un interesse pubblico, non l’interesse privato di nessuno. Bisogna però che si esaminino anche le situazioni di non fragilità. Ribadisco — dice — la mia ferma disponibilità ad affrontare tutte le esigenze, ma non posso accettare altre cose paradossali, che mi sono balzate agli occhi subito e che continuano a venire fuori. Secondo una valutazione fatta da una struttura dell’Agenzia del Territorio ci sono canoni che sono la metà, un terzo, un quarto, un quinto e perfino un decimo di quello che dovrebbero essere. Per esempio, case di pregio pagate 5 mila euro l’anno".
Tronca non fa i nomi, ma documenti consultati da Repubblica - scrive Andrea Montanari - consentono di ricostruire alcune situazioni significative per il divario tra canone pagato dagli inquilini e quello di mercato: si tratta in più di immobili in zone di gran pregio dati in affitto a manager o professionisti. È il caso - tra gli altri - di Giuseppe Marotta, presidente dell’Inter che per un appartamento di 120 metri quadrati nel cuore di Brera paga un canone annuo di 19 mila euro, mentre secondo l’Osservatorio del Mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate l’affitto dovrebbe essere di almeno 42 mila euro.
Tranne il caso di Marotta, il cui contratto è in essere, in tutti gli altri i contratti di affitto sono scaduti. La nuova gestione commissariale del Pat ha chiesto agli inquilini di poter avviare una rinegoziazione; ma senza ottenere una risposta o ricevendo proposte ritenute inadeguate.