Pasino: "Juventus insoddisfacente, Koopmeiners non quello dell'Atalanta. Kolo Muani può fare la differenza. Danilo? Grande perdita per la Juve"
Intervenuto in esclusiva ai microfoni della testata sportiva News.Superscommesse.it, l'ex calciatore Rubens Pasino ha trattato alcuni argomenti riguardanti il calcio italiano, e in particolare la Serie A. Inevitabili le sue considerazioni sulla Juventus, club in cui è cresciuto nella seconda metà degli anni '80.
Tra gli eventi più recenti, è circolata in rete una notizia delle presunte dimissioni presentate da Thiago Motta nel post gara di Napoli, prontamente smentita dall'ex calciatore e procuratore sportivo Massimo Brambati. Al di là dei rumors, qual è la valutazione personale sulla stagione della Juventus fin qui disputata?
"Per quanto riguarda la stagione della Juventus, credo che tutti i tifosi si aspettassero qualcosa in più. Sullo sviluppo del gioco sono emerse delle note interessanti, ma mi sembra una squadra ancora alla ricerca di una vera e propria identità. In tante occasioni è stato variato l'undici iniziale, soprattutto nella scelta degli interpreti coinvolti nella fase offensiva. In relazione ai risultati, finora, non ci si può ritenere soddisfatti del rendimento espresso dalla squadra e anche da Thiago Motta, specie se si considera che la Juventus è un club in cui l'obiettivo da porsi è sempre quello della vittoria".
Chi sta deludendo maggiormente le attese tra i calciatori della Juventus, secondo Rubens Pasino?
"Il primo che mi viene in mente è Koopmeiners, un calciatore che nelle stagioni precedenti ha mostrato tutte le sue grandissime qualità, ma che, quest'anno, non è riuscito a esprimersi ai livelli di quando era all'Atalanta. Da lui, di certo, mi sarei aspettato di vedere qualcosa in più. Credevo ci fosse un rendimento migliore anche da parte di Nico González e Douglas Luiz, con l'attenuante che questi ultimi due hanno avuto possibilità di giocare di meno rispetto al nazionale olandese".
L'arrivo in prestito dal PSG di Kolo Muani sta anche a significare che Dusan Vlahovic non è più considerato da Thiago Motta il punto di riferimento per l'attacco della Juventus?
"Quello ottenuto fin qui da Vlahovic non è stato un rendimento ad alti livelli, forse perché non è il tipo di centravanti che Thiago Motta predilige. Credo che la fiducia tra loro due, sin dai primi giorni, non ci sia stata completamente. Il rendimento dell'attaccante è stato inferiore rispetto alle sue possibilità, nonostante sia il capocannoniere della squadra. (...)
Kolo Muani è un buonissimo attaccante, con tanta esperienza anche nella nazionale francese. Potenzialmente, è uno di quelli che possono fare la differenza. La sua presenza sarà fondamentale per aiutare la squadra a gestire al meglio le forze, sia in vista degli impegni in campionato che in Champions League".
"Forse, è per rispettare e lottare tanto per questi valori che non posso più fare parte di questo progetto". In relazione a queste parole, qual è il pensiero personale sulla vicenda che ha sancito l'addio tra Danilo e la Juventus?
"Penso che Danilo sia stato un grande professionista e, soprattutto, una persona che ha sempre dato l'anima. Non conosco i particolari, ma è sembrato piuttosto palese che lui sia andato in netto contrasto con Thiago Motta per una forte divergenza di vedute, come ha testimoniato l'esclusione dalla rosa. (...) Personalmente, mi è dispiaciuto molto, perché è stato un simbolo della Juventus degli ultimi anni. Si tratta di una grande perdita per questa squadra. Ad avercene di calciatori come lui".