Napoli, De Laurentiis: "Due vittorie e dirò che ci hanno rubato lo Scudetto. Sarri? Mi auguro che rimanga"

Da Castelvortuno oggi è intervenuto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis che ha presentato il ritiro estivo di Dimaro. Il numero uno azzurro ha parlato dello Scudetto e del futuro di Sarri. Ecco le sue parole riprese da Tuttomercatoweb.com: "Vediamo se vinciamo le prossime due domeniche, a quel punto possiamo fare i calcoli sui possibili otto punti in più. A quel punto potremo dire "strunz" a chi ha creato questo casino, di modo che l'anno prossimo questo "strunz" non lo crei. A un certo punto, se manteniamo la distanza di sei punti dalla Juventus, se ci sono stati rubati otto punti io dichiaro che lo Scudetto è del Napoli. Qualcuno ci ha levato lo Scudetto, a quel punto. Il mancato utilizzo del Var, il comportamento discutibile della classe arbitrale. Oppure vogliamo sempre dire le cose come non stanno per paura? C'è questa collettività silente che permette che ci siano mafia, camorra, ndrangheta, sacra corona unita. È il paese più inquinato al mondo. Colpa nostra, però".
Su Sarri...
"Auguriamoci che rimanga, nutro meno dubbi di te. Non posso costringere le persone con la forza. Noi abbiamo un appuntamento settimana prossima, lui ora deve preparare la partita fuori casa. Io sono sereno, tranquillo, non preoccupato. Sarri l'ho scelto io, contro il parere di tutti, tra l'altro. O tra i dubbi. Credo che abbia fatto tre anni importanti, ma c'è sempre uno scambio e una reciprocità. Non credo che lui possa lamentarsi. Ha un tipo di allenamento molto stressante, un gioco particolare, tutti quanti gliene siamo grati. Mercato? Sul mercato. "Se vanno via tutti vuol dire che incassiamo un miliardo e ognuno per conto suo. Il progetto Napoli continuerà. Alla grande. Visto che abbiamo investito su di lui, ci auguriamo che rimanga. Non è una questione di soldi, alle volte possiamo prendere giocatori da altre squadre blasonate e farli rendere. Basti pensare a Callejon, che ha fatto moltissimi gol al primo anno. Napoli è una città complicatissima, con delle situazioni ambientali e con discutibili gestioni locali. Auricchio ci ha detto che voleva fare lavori a settembre-ottobre, chiudendoci settori durante la Champions League. I lavori devono iniziare il 21 maggio".
Sul progetto?
"Che ho fatto io per 14 anni? L'ho portato avanti con un certo ardore, con capacità, oppure no? Io ho scelto Sarri, ho rischiato. Mi hanno messo i manifesti per Napoli che dicevano "cretino hai preso Sarri", io sono stato zitto. Poi c'è stata una cavalcata eccezionale. Non siamo riusciti a essere continuativi perché sapevamo che, senza una gestione in un certo modo, dovendo fare un preliminare potevamo finire la benzina a marzo-aprile".