Mourinho e il famoso "gesto delle manette"

08.02.2011 12:55 di  Alessandro Farucci   vedi letture
Mourinho e il famoso "gesto delle manette"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Fresco vincitore del premio "Panchina d’Oro" della stagione passata, assegnato ieri a Coverciano, il tecnico del Real Madrid, Josè Mourinho, che ha preferito non essere presente alla premiazione, torna a parlare del campionato italiano, in particolare del suo rapporto travagliato con la classe arbitrale. L'ex allenatore dell'Inter, intervistato da Sky Sport, spiega a distanza di un anno, i motivi del "gesto delle manette" fatto nel corso della partita tra Inter e Sampdoria dello scorso campionato, a seguito delle espulsioni decretate dall’arbitro Tagliavento nei confronti di Cordoba e Samuel. Lo Special One dichiara: "Mi riferivo al sistema….. In Inghilterra si parla di fair play, di un calcio pulitissimo ma ricordo sempre che quando abbiamo vinto due campionati con il Chelsea, nella terza stagione si sentiva che per ragioni commerciali, di sponsor, per ragioni televisive a livello mondiale, la Premier non sarebbe stata più competitiva, se avessimo vinto per la terza volta consecutiva". Il tecnico di Setubal spiega ancora: "In Italia, in quella stagione, l’Inter arrivava da tre, quattro, cinque campionati vinti e avevamo iniziato il campionato in modo forte. A dicembre avevamo tanti punti di vantaggio e sembrava che esistesse una grande voglia che l’Inter perdesse.

Io non dico che non abbiamo avuto colpa anche noi, abbiamo dormito un po’ sulla distanza di punti che avevamo, però sembrava che i cartellini rossi fossero troppo facili, i rigori contro pure, il rosso a Mourinho era troppo facile. Avevo sensazioni negative". Mourinho poi si sofferma sulla partita in questione, quell’Inter-Sampdoria che poteva cambiare le sorti del campionato: "In quella partita, avevamo fuori due difensori centrali e fui costretto a schierare Cambiasso al centro della difesa. Nell’intervallo, Cambiasso fu destinato alla squalifica, perché si disse che tra lui e Gastaldello si arrivò alle mani nel tunnel. E nonostante il giocatore della Samp confessò che non accadde nulla, Estebian fu squalificato lo stesso per le partite successive". Da qui la reazione inopportuna del portoghese: "Erano troppe cose insieme e a me quel gesto è venuto istintivo, è stato emozionale, però ha avuto un effetto positivo sui miei giocatori e sui tifosi, che si sono uniti ancora di più alla squadra, perché avevano la sensazione che stavamo vivendo una situazione poco chiara".