La Stampa - Juve, piano McKennie

Su La Stampa si parla di piano MCKennie, prima c'era Thiago Motta, un sostenitore dei giocatori tuttofare in grado di poter occupare più ruoli diversi anche all'interno della stessa partita. Ora c'è Igor Tudor, allenatore più pratico che preferisce la specializzazione. A mettere tutti d'accordo è poi Weston McKennie, punto fermo nella Juve trasformista della prima parte di stagione e subito riferimento anche nella nuova versione plasmata dal tecnico croato.
Che con McKennie ha da subito fatto un'eccezione alla regola del proprio calcio, avendolo impiegato già in tre posizioni differenti in 180 minuti: esterno sinistro contro il Genoa, esterno destro a Roma dove ha poi concluso la partita da centrocampista, in quello che poi dovrebbe essere il suo ruolo naturale. Alla Continassa è già stato deciso di voler spazzare via il detto "non c'è due senza tre": non ci sarà infatti una terza estate da cominciare da separati in casa per colpa di un contratto prossimo alla scadenza. Mancano ormai gli ultimi dettagli e gli annunci per il rinnovo che legherà lo statunitense al club bianconero per altre due o tre stagioni, quanto basta per garantire a McKennie un'estate tranquilla da leader consacrato di un gruppo che proprio insieme a lui sta crescendo.