Il Giornale - Oggi lo stadio dell'Heysel ha il nome di un re ma la vergogna di quel giorno rimane intatta
Su Il Giornale: Oggi lo stadio dell'Heysel ha il nome di un re ma la vergogna di quel giorno rimane intatta. La sfida azzurra sullo stesso campo che fu teatro del dramma.
Re Baldovino fu sovrano del Belgio e gli è stato dedicato lo stadio due anni dopo la sua morte, quella notte gli inquilini della tribuna del disonore voltarono le spalle e si dileguarono dinanzi al sangue del popolo che era partito per un sogno per poi scoprire la morte. Non un minuto ma trentanove anni di silenzio al di là delle commemorazioni, amnesie di federazioni, leghe, club, pagine da rimuovere sul diario, quasi un fastidio del ricordo, l'Uefa stasera schiererà i soliti papaveri nella tribuna delle autorità, Ceferin e la sua squadra con la maschera da occasione, allora fu un francese, Jacques Georges, presidente, a consegnare la coppa ad un suo compatriota, Michel Platini.