Il Giornale - Le lacrime di Ronaldo per riscattare il padre che nella vita ha perso: "Non mi ha mai visto ricevere premi"

17.09.2019 09:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Il Giornale - Le lacrime di Ronaldo per riscattare il padre che nella vita ha perso: "Non mi ha mai visto ricevere premi"

Il Giornale riprende l'intervista rilasciata da Cristiano Ronaldo a Good Morning Britain, nella quale il campione portoghese si commuove in diretta nel ricordare il padre, José Dinis Aveiro, deceduto quando il fuoriclasse portoghese giocava nello United per un accumulo di trigliceridi nel fegato. La diagnosi è insufficienza epatica. La causa è l’alcol.

Cristiano piange e qualcuno gli ha dato un fazzoletto di carta. Dice sorry. Piers Morgan chiede: «Cosa è per te la tristezza?». Silenzio. Poi la risposta: "Essere il numero uno e pensare che lui non ne sa nulla. Non mi ha mai visto ricevere premi. Il resto della mia famiglia sì, mia mamma, i miei fratelli, anche il mio figlio più grande, ma lui niente". "Ogni volta che vinco qualcosa penso a lui, a José Dinis Aveiro: mio padre"ò

Vittorio Macioce nel suo articolo commenta: "(...)Non c’è solo la riscossa, il riscatto, in queste lacrime. È qualcosa di ancora più profondo. Cristiano Ronaldo fa i conti con il padre, con un uomo che non gli è stato accanto perché «era sempre ubriaco». Un padre che non poteva essere un esempio. Un padre sconfitto e perdente. Un padre che alla fine della sua vita ha ritrovato un po’ di orgoglio nelle avventure del figlio. Solo che di questa storia ha visto solo l’inizio. Non è poco, perché Cristiano era già un predestinato. Non era difficile scommettere sul suo talento. Quello che il signor Aveiro ha perso è la parte veramente straordinaria di Ronaldo. No, non sono i successi, non sono i palloni d’oro, non sono le Champions o l’Europeo. Non è neppure la soddisfazione con cui adesso dice, ignorando Messi, sono «il numero uno». Quello che il padre non ha visto è la fatica. È la determinazione, la rabbia, l’ossessione con cui il talento sfida se stesso e cerca i limiti, si scolpisce, si disegna, non si accontenta, ma cerca giorno dopo giorno di essere all’altezza del proprio «io». José Dinis Aveiro ha perso il sudore del figlio.. (...)