Cobolli Gigli: "La Juve sta facendo bene sul mercato. L'addio di Allegri? Uscita spiacevole per i suoi modi e per come è stato trattato"

24.07.2024 09:50 di  Giuseppe Giannone   vedi letture
Cobolli Gigli: "La Juve sta facendo bene sul mercato. L'addio di Allegri? Uscita spiacevole per i suoi modi e per come è stato trattato"
TuttoJuve.com
© foto di Filippo Gabutti

Intervistato dal "Corriere dello Sport", l'ex presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, ha affrontato diversi temi riguardanti il club bianconero: "Il mercato? Hanno fatto cose buone. Gli acquisti mi sembrano dei buoni rinforzi, riempiono dei buchi ravvisati negli ultimi campionati. In difesa dovrebbero arrivare altri due, più difficile sarà acquisire Koopmeiners

Chiesa? Bisogna risolvere il problema Chiesa, mentre mi dispiacerebbe molto che Soulé dovesse finire fra i giocatori venduti. Però se la decisione è quella di cederlo per comprare un centrocampista di fama ed esperienza, credo sia opportuna. 

Elkann? La Juventus è una SpA, quotata in borsa. La testa è di Ferrero e di Scanavino, Elkann è l’ad della società che detiene il controllo della Juve, ma poi credo decidano tutti insieme, di concerto. Elkann ha diritto di parlare e agire nella Ferrari, di proprietà interamente della sua azienda, ma qui credo debba stare un po’ in disparte per lasciare spazio al CdA e ai dirigenti. Se prendono decisioni giuste, bene, sennò saranno sostituiti. Io ho molta stima di Ferrero. 

Un'eventuale cessione della Juve in futuro? Il nome Agnelli è molto sfumato, è rimasto solo Andrea con i figli. Il senso di appartenenza si è ridotto. Se si vuole vendere un asset come la Juve bisogna avere risultati importanti in mano. Cioè entrare in Champions, vincere tornei, massimizzando il valore del club. Io credo che magari ci potrà essere, in futuro, un co-azionista insieme a Exor.

Allegri? Sono un po’ testone e rimpiango Allegri. L’uscita di scena è stata spiacevole, sia per il suo comportamento sia per come è stato trattato. Ora c’è Motta, è stato un grande campione con i piedi, ora lo è con la testa. Le premesse ci sono, come la concorrenza. Il Napoli di Conte sarà aggressivo, il Milan cambia logica di gioco, l’Inter c’è sempre".