Caso Inter, sul web virale la "confessione" del Presidente del Tribunale di Milano, Roia: "Folta colonia nerazzurra a Palazzo di Giustizia. Io, tifoso interista ansioso"

29.05.2024 19:00 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Caso Inter, sul web virale la "confessione" del Presidente del Tribunale di Milano, Roia: "Folta colonia nerazzurra a Palazzo di Giustizia. Io, tifoso interista ansioso"

I tifosi di Juventus e Milan, ma anche molti addetti ai lavori, si interrogano sul perchè la Procura di Milano non abbia ancora aperto un'indagine sulla misteriosa e nebulosa situazione societaria dell'Inter. I più maliziosi sostengono che mai potrà essere aperta un'inchiesta da una Procura che ha come capo un magistrato dichiaratamente tifoso sfegatato dei nerazzurri, con tanto di gagliardetti appesi in ufficio.

Ma nelle ultime ore, gli stessi tifosi sospettosi, hanno riesumato e diffuso sui social e sui canali youtube, un'intervista rilasciata al quotidiano la Repubblica da Fabio Roia, Presidente Vicario del Tribunale di Milano, che al pari del suo collega magistrato Marcello Viola non ha nascosto la sua forte fede nerazzurra, confessando in più come a Palazzo di Giustizia ci sia una colonia interista.

Ecco un estratto con le sue dichiarazioni rilasciate esattamente l'8 giugno 2023, a ridosso della finale di Champions League persa dai nerazzurri contro il Manchester City:

"Istanbul? Volevo andare, ma ha prevalso il senso di rimanere, e non è scusa, ma la verità. In questo periodo in tribunale ci sono molte cose da fare, ma sono in Turchia con cuore".

Nel 2010 ha detto che era a Madrid, in che zona del Santiago Bernabeu?

"Una tribuna laterale, grosso modo accanto alla tribuna autorità. Uno stadio bellissimo, una notte meravigliosa e il ritorno alle sei del mattino con il charter e poi a San Siro ad aspettare la squadra, con la coppa portata dal figlio di Massimo Moratti. Unica ombra - noi interisti siamo belli, trasparenti, olimpici, ma purtroppo in noi c'è anche un filo di sadomasochismo - l'addio di Mourinho, che nella notte stessa ci ha lasciato".

Lei che tipo di tifoso è?

"Molto ansioso, nella settimana del doppio derby di Coppa avevo addosso, prima delle partite, una tensione mostruosa. Sono un tifoso che sente la partita e se va male, resta male per due giorni. Consigli nelle chiacchiere da bar, su chi mettere in campo e in che posizione, ne do, come tutti i tifosi, ma la fiducia prevale".

E ha amici interisti?

"Palazzo di giustizia ha una folta colonia di magistrati e personale amministrativo di fede interista, questo lo rende più piacevole. E anche molti giornalisti sono interisti".

E con gli amici milanisti, che pure avrà, oggi si trova a parlare di calcio? È in pace?

"Se devo dire la verità, sono spariti tutti dopo i due derby, e spero continuino a non esserci. Voglio loro bene, ma spero non si facciano vivi nella notte tra sabato e domenica, perché sarebbe solo in "quel" caso".

Che cosa le piace di più dell'Inter?

"Una sua caratteristica speciale, e cioè aver avuto presidenti che sono persone perbene calate nella società. La proiezione verso l'internazionalità, il calcio visto come un fattore per togliere i bimbi dalle favelas o dal disagio o dal degrado, mettere la persona al centro è particolare dell'interismo. Ed è caratterizzato da varie esperienze. Ho avuto la fortuna di conoscere tutti i nostri presidenti, anche Ivanoe Fraizzoli, quando facevo il giornalista sportivo...".