CAMBIASO a Dazn: "Alla Juve mi sento come al parco giochi. Mi piace attaccare e questo ruolo mi riesce bene"

20.08.2023 23:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
CAMBIASO a Dazn: "Alla Juve mi sento come al parco giochi. Mi piace attaccare e questo ruolo mi riesce bene"
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Andrea Cambiaso è stato intervistato da Dazn dopo il match con l'Udinese. Le sue parole: 

(domanda di Ambrosini, ndr) Sono contento che stia facendo molto bene, ti avevo indicato come il giovane che si sarebbe potuto esprimere ad alto livello 
"Grazie, è un onore da una persona te come Massimo".

Come ti sei trovato in questa nuova realtà?
"Benissimo, per me essere qua è un grandissimo privilegio, quindi sono contentissimo. La tournée è andata molto bene, sin dai primi giorni, poi per me che sono arrivato dal basso, giocare con giocatori di questo calibro, è molto bello, mi sento un po' come al parco giochi, mi diverto molto in campo".

Tu fai benissimo questo movimento di venire dentro il campo. Giocando da quinto, sul filo del fuorigioco, ti fa trovare più o meno a tuo agio? poi non ho mai visto un destro che calcia il corner di sinistro. Che piede sei?
"Io sono sinistro. L'anno scorso a Bologna facevo quel lavoro da quarto, questo mi portava ad essere in posizioni di campo più basse. Devo dire che questo nuovo ruolo, farlo da quinto... a me piace molto attaccare, cercare di offendere, quindi mi piace molto, questa posizione mi porta ad essere più avanti. Con Federico questo ruolo mi riesce bene perchè a lui per caratteristiche piace partire da sinistra, accentrarsi, e io riesco a venire dentro il campo. Posso migliorare ancora tanto, perchè sono solo all'inizio. Anche oggi il mister mi ha detto che ho corso un po' troppo, al 65'-70' avevo già mezzi crampi, quindi devo gestirmi sicuramente meglio, perchp devo arrivare a fare questo per 90 minuti, quindi sicuramente posso fare ancora tanto"

Quanto studi Cancelo che è il tuo modello?
“Mi piace vedere quei movimenti lì, ho una buona memoria fotografica. Sto migliorando, posso fare ancora meglio e Cancelo è stato uno dei primi”.

Cosa dici ai ragazzi che hanno il sogno del pallone?
“Di crederci e di non abbattersi. A 17 anni, quando mi hanno mandato via dal Genoa, mi sono trovato in D ad Albissola e quello mi ha reso più forte. Il lavoro è l’unica soluzione”.