Benfica, la maledizione di Béla Guttman colpisce ancora

La storia si ripete, allora come oggi, la maledizione di Béla Guttman colpisce ancora. Partiamo dal passato: è il maggio del 1962, il Benfica interrompe il dominio Real, in finale strapazza i Blancos, 5-3 il risultato per i lusitani, le aquile rosse si laureano campioni d’Europa per la seconda volta consecutiva. E’ il Benfica di Coluna, Aguas e soprattutto di Eusebio, la Pantera nera e soprattutto di Béla Guttman, il tecnico ungherese capace di vincere per due volte consecutive la Coppa dei Campioni con la formazione portoghese. Eppure, in quella magica sera, accade qualcosa, Guttman chiede un premio in denaro alla dirigenza portoghese per aver vinto la Coppa, la società dice di no e lui lancia il famoso anatema: “Da qui a 100 anni il Benfica non vincerà più una Coppa dei Campioni”. Detto, fatto, il maleficio prendere forma negli anni a seguire.
Provare per credere, da quel giorno i portoghesi hanno perse ben otto finali europee, cinque di Coppa Campioni e tre di Uefa/Europa League, l’ultima proprio questa sera, allo Juventus Stadium, il Siviglia di Emery si impone ai rigori per 4-2. Eroico Beto, para due penalty, sciuponi Rodrigo e Cardozo, Gameiro mette la parola fine all’incontro. Per Jorge Jesus, è la seconda doccia fredda di fila, lo scorso anno fu il Chelsea, sul filo di lana con un gol di testa di Ivanovic, ad alzare la Coppa, oggi, 14 maggio, sarà la squadra andalusa ad alzare il terzo trofeo della sua storia. Il Benfica esce tra le lacrime, la maledizione continua...