Baggio: "Ancora non mi perdono il rigore sbagliato ad USA '94. Il calcio di oggi? Non mi emoziona"

Intervistato da "La Repubblica", Roberto Baggio, ex numero 10, tra le altre, della Juventus, affronta diversi temi, dal rigore sbagliato nella finale mondiale del 1994, ad un giudizio sul calcio di oggi: "Il ritiro? Non sono mai stato come Totti, anzi. Lui non avrebbe mai smesso, io lo sapevo e gli consigliai: gioca finchè puoi. Ma per me non era la stessa cosa. è così anche Ibrahimovic. Io invece non vedevo l’ora di smettere, lasciare mi ha ridato vita e ossigeno. Stavo troppo male, dolore fisico: quando da Brescia rientravo a casa non riuscivo ad uscire dall’auto e chiamavo mia moglie che mi aiutava ad aggrapparmi al letto. USA '94? Ancora non mi perdono il rigore sbagliato nel 94′.
Avrei preferito che me lo parassero o che prendessi il palo o tirarlo alto è stato ancora peggio. Spararlo così nel cielo, ancora non me lo perdono. Il calcio di oggi? Non mi emoziona più. Non vedo praticamente partite, preferisco il basket. dare giudizi sugli altri mi mette a disagio, per questo non vado neanche in tv. Vedo ex compagni che parlano come professori quando in campo non riuscivano a fare tre palleggi".