SOTTOBOSCO - Il caso Juve-Napoli: Gravina spiega il nulla, in tanti restano sorprendentemente in silenzio. Sandulli non si dimette? Ora Agnelli potrebbe completare l'opera. L'avvio complicato, il mercato e i propositi di rimonta...
Natale archiviato. Anche i buoni propositi. Prendete il presidente federale, Gravina. Uno si diceva: dopo Natale parlerà. Forse: con Gravina, l'ipotesi è sempre prevalente. Infatti: dopo giorni di silenzio Gravina Gabriele si è concesso ad un quotidiano capitolino spiegando “il nulla“. Cosa ha detto Gravina? Niente. Il Conte Zio, in confronto, era un dilettante. Altro che “lenire e sopire“. Qui siamo al Max Stirner de “L'unico e la sua proprietà“. Spiega Stirner: “Ho fatto del nulla la mia causa“. Stirner era lo pseudonimo di Schmidt: filosofo tedesco adottato dai nichilisti. Ha spiegato (?) Gravina che il suo è un ruolo di “imparzialità“. Che i giudici della Federazione , sono “bravi, coscienziosi e preparati“. Che lui Principe (non di Salina) dei Gattopardi ha il dovere di essere “terzo“. Allo sgomento per un presidente federale che non si è presentato a sostenere la posizione dei suoi giudici, pregiudicando l' eventuale ricorso per la sentenza del Coni, è subentrato il (non) stupore nei confronti di un uomo che si muove da spregiudicato politico.
“Dolo preordinato“ aveva scritto il giudice d'appello Piero Sandulli. Parole vergate da uno che non ha (a differenza di altri) “scheletri nell'armadio“. Sandulli faceva parte del collegio giudicante di Calciopoli.
Sandulli, prima di verificare la bontà delle indagini del collega Mastrandrea, aveva spiegato che “la classifica non la deve scrivere il Covid“. Non era Sandulli, mal disposto nei confronti del Napoli. Ma strada facendo qualche cosa gli deve aver fatto cambiare idea. Una cosetta da nulla: un dolo. Concepito ”prima“. Neppure a tavolino: a tavolone. Perché poi sempre lì si va a parare: in un qualche frattino. Ma se Gravina è manzoniano, il resto del carrozzone ha ingoiato la mela ammaccata senza fiatare. Che non abbia eccepito la Juventus non sorprende essendo “parte in causa“. Basisce non abbiano parlato i Preziosi, i Marotta: tutti quelli che rispettando il protocollo firmato da Governo, Federazione e Lega (De Laurentiis deve aver siglato a sua insaputa) hanno ricevuto anche lo scherno del presidente del Napoli.
“Noi rispettiamo sempre le regole“ .
E' per questo che Mario Draghi deve aver telefonato ad Aurelio de Laurentiis. Per complimentarsi: per il rispetto delle regole. Il paese è nel guano? Mario Draghi viene invocato come salvatore della patria al posto di Giuseppe Conte? Piano: Mario Draghi pare abbia altri (prioritari?) pensieri. Parola di don Aurelio.
Stupisce non abbia parlato Malagò al pari di Spadafora. Anche se “stupore“ appare un sostantivo temerario. Stupisce non abbia ancora parlato Sandulli. Stupisce non si sia ancora dimesso.
Non riesco a pensare che uno nella posizione di Sandulli non senta il dovere di dimettersi. Il Coni gli ha detto che ha fatto “il passo più lungo della gamba“. Tradotto: che ha sbagliato mestiere. Il suo presidente non ha speso una parola per difenderlo. Ha detto, genericamente, che i giudici della Federazione sono “bravi e scrupolosi“ . Quei giudici “professionali e scrupolosi“ avevano scritto di “dolo premeditato“. Quindi ? Qualcuno ha fatto pressione sul Coni ? Sulla Federazione? Sulla Lega? Il parere di una Asl (amica dell'amico) vale la credibilità del calcio italiano? E quelli che avevano “ottemperato“? Tutti babbei? “Chi ha avuto, avuto“, eccetera?
E ora? Scurdammoce 'o' passato?. Non credo chi, ha “dato, dato, dato“. Loro non scorderanno. Carta vince, carta perde. Per Gravina non è mai “il tempo“. Mai.
La cosa incredibile è che tutti chiedano di avere fiducia nel calcio. Spiegava Tertulliano: “Credo quia absurdum“. Credo perché è assurdo . Tertulliano amava i paradossi.
La cosa (credibile è che a Firenze, Andrea Agnelli si è incontrato con Aurelio De Laurentiis (e con altri) per parlare di diritti televisivi. E come ha spiegato un bravo cronista “magari per stemperare le tensioni“ . Magari accordandosi (“aumma aumma?“ ) per la data del “recupero“ della gara? Nessuno pensi male: quelli che scrivono bene, scrivono che in questi occasioni si discute della governance del calcio. Tradotto: cambiare (anche) le regole in corsa. Attività nella quale la Figc è specializzata. Perché è evidente che le regole dovranno essere cambiate. Chi glielo spiega, adesso alla società X o alla società Y che magari si devono salvare, che non devono “fare come il Napoli“ per il bene del calcio italiano? Il Conte Zio, provvederà a tutelarsi con la benedizione del Cardinale? Si tutelerà. Per la benedizione: in un'altra vita .Quello si chiama Spada-fora. Verificare la genesi del cognome.
Adesso Andrea Agnelli potrebbe completare l'opera. Staccando un discreto assegno a De Laurentiis per il cartellino di Llorente o di Milik. O magari (imitando Tafazzi ) accettando la data del 13 gennaio per il recupero.
Un amico mi ha chiesto: “ Ma tu non eri favorevole a giocarla quella gara?“. Certo: lo sono ancora. Ma detesto i furbi: “Dolo preordinato“ .
Letto in “Bertoldo e Bertoldino“ di Giulio Cesare Croce: “Non è ingannato se non chi si fida“ . Storia collaterale: vero dottor Sandulli?
La Juventus? Non ha fatto bene, finora, in campionato. Si rifarà? E' auspicabile. Si rafforzerà a gennaio? Ci credo poco. Potrà fare anche in questa stagione il “miracolo“? I miracoli non sono di questa terra: Pirlo non mi pare tipo da “aprire le acque“ . Scandalo? No: fisiologia. Prima o dopo le squadre si esauriscono. Dopo nove anni di ininterrotti successi era umano capitasse.
Intanto Ronaldo ha vinto il titolo di giocatore del secolo: un forziere d'oro. Per CR7 e per la Juventus.
Futuro compromesso? A Torino pensano di no. Il tempo per “rientrare“ c'è. Bobby Gol Bettega (70 candeline per un giocatore che anticipò il futuro) ne è convinto. Vincere poi il decimo è un altro film. Per ora la Juventus è fuori dalla zona Champions. Per ora.