Padovano a RBN: "Stagione positiva della Juve in un caso. Sul futuro di Vlahovic ho una sensazione. Il ruolo di Yildiz"
Dopo il successo di Champions League contro il Manchester City di Guardiola, per la Juve è vigilia di campionato. Domani per l'anticipo della sedicesima giornata, la squadra di Motta ospita il Venezia. Serve una vittoria per interrompere la serie di pareggi e la vittoria di mercoledì può dare una svolta a tutta la stagione. In grande spolvero Vlahovic e Yildiz. Sul serbo resta l'incognita legata al contratto, scadente nel 2026, con le parti distanti rispetto ad un prolungamento e all'ipotesi abbassamento dell'ingaggio. A giugno non si esclude la partenza del centravanti serbo, per molti non adatto all'idea di calcio di Thiago. Resta d'attualità la discussione sulle ambizioni della squadra, anche in relazione al nuovo progetto tecnico. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve di Michele Padovano.
Sulla performance di Champions contro gli uomini di Guardiola e rispetto alla possibilità che possa essere la svolta, non è molto d'accordo Padovano: "E' stata una Juve bella, solida e con le idee molto chiare. Sinceramente non sono rimasto sorpreso perché alla vigilia avevo previsto questo. Questo nuovo corso mi piace molto ed è normale ci siano alti e bassi perché in squadra ci sono tanti elementi giovani. Peraltro l'andamento è stato condizionato dagli infortuni di giocatori che potevano essere importanti per dare continuità ai risultati. Il calcio di Motta è molto ragionato, certe volte anche troppo, per esempio secondo me serve più verticalizzazione, in particolare quando si affrontano squadre di livello inferiore. Contro avversari tipo Bologna, Lecce, Parma, la Juve fa più fatica, ma sono convinto che il tutto faccia parte di un percorso di crescita rispetto alla costruzione della squadra. Credo che tra un paio di stagione questa squadra sarà molto forte. La vittoria contro il City può dare una svolta a livello di autostima, ma non credo rispetto alla conquista dello scudetto o di un altro trofeo importante. L'Atalanta per arrivare al livello attuale, ci ha impiegato 8 anni. Dobbiamo considerare che la scorsa estate la società ha ceduto pezzi importanti come Szczesny, Alex Sandro, lo stesso Chiesa e ha preso tanti giovani. Riterrei positiva la stagione se arrivasse la qualificazione in Champions League e gli ottavi di quella che sta disputando".
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