VLAHOVIC E MOTTA, LA VERITÀ È UNA SOLA
In tanti ci chiedono cosa sia successo tra la Juventus e Vlahovic ed in particolare tra Thiago Motta e Dusan Vlahovic. La risposta è molto semplice, nulla. Se sei alla Juventus comanda la squadra, è sempre stato così e Vlahovic è solo uno dei tanti buoni giocatori che sono passati a Torino. Sicuramente chi sta alla Juventus non si può permettere di stare davanti alla porta ed aspettare, non lo faceva Ronaldo non lo faceva Del Piero, non lo hanno fatto Vialli e Ravanelli, insomma, non l'ha mai fatto nessuno e tanto meno lo farà Dusan Vlahovic.
Si vince solo lavorando per la squadra con spirito di collaborazione e sacrificandosi per i compagni, non c'è un Messi o un Maradona che prende la palla e supera tutti gli avversari e nessuno può permettersi di dare meno del 100%.
Nessun problema con Dusan Vlahovic, così aveva detto Motta prima del Milan: "Non so ancora se può rientrare con l'Aston Villa, sicuramente non ci sarà con il Milan. Speriamo di averlo il prima possibile. Ho fiducia nei mie giocatori, sanno cosa dobbiamo fare. Penso che lo faranno, sia in fase difensiva che offensiva. Siamo tutti d'accordo, è un obbligo e non un'opzione. Abbiamo parlato, siamo d'accordo. Ed è la cosa importante. Corriamo tutti, attacchiamo tutti insieme e difendiamo tutti insieme. Si va nella stessa direzione. Ho fiducia in tutti i miei giocatori, compreso Dusan. Gli infortuni fanno parte del gioco. Adesso è toccato anche a Dusan".
La direzione è molto chiara e vede un gruppo unito, le parole di Vlahovic le abbiamo interpretate non come una critica ma come una considerazione, ovvio che se corri meno sei più lucido sotto porta ma se corri meno alla fine la squadra ne risente. Per la Juventus meglio che Vlahovic corra meno in nazionale e si riposi per i colori bianconeri, magari e evitando di farsi male come l'ultima volta.
Il caso non esiste, Vlahovic sta facendo una buona stagione e se la Juventus vuole raggiungere gli obiettivi deve deve puntare sul serbo che, allo stesso tempo, deve seguire le indicazioni di Thiago Motta.