JUVE, OPERAZIONE NEXT GEN

E' Massimo Brambilla il prescelto per una delle operazioni più difficili dell'anno: riportare la Next Gen in acque tranquille e trovare nuovi talenti, oltre che ridarle dignità e certezze dopo un periodo troppo brutto per essere vero.

Ad oggi la Juventus sarebbe in serie D, vale a dire il fallimento totale del progetto e la chiusura a meno di ripescaggi ad oggi difficili. Serve calma ma anche concretezza per recuperare dapprima 2 punti al Taranto per andare come ultima ai playout e poi 7 punti alle squadre che stanno a quota quattordici per arrivare nella zona di bagarre.

Ad oggi i bianconeri hanno la peggior difesa ed uno dei peggiori attacchi e la peggior differenza reti del girone, quindi possiamo dire che l'ultimo posto è meritato.

LAVORO - Serve lavoro e grande umiltà e cominciare a vincere le partite, purtroppo non sarà semplice, abbiamo visto una squadra spesso e volentieri in difficoltà, per nulla aiutata dal fatto di non giocare in una campo di casa e dalla parte opposta dalla necessità di giocare in trasferta a chilometri e chilometri di distanza, una follia di calendario che non abbiamo mai capito, un inserimento penalizzante che conoscevamo e che eravamo sicuri potesse incidere e così è stato.

RIPARTIRE  - obiettivo è ripartire da un allenatore che è stato via solo sei mesi, che conosce moltissimi dei ragazzi in essere con cui ha sfiorato la primozione e che vuole tornare a fare bene consavole che anche lo scorso anno la squadra aveva vissuto un momento difficile. Quest'anno la situazione è ancora più tragica ma non ancora compromessa, servono delle vittorie, riducendo da 7 almeno a 3-4 i punti di distanza dalla salvezza entro Natale, difficile ma non impossibile.

A gennaio magari servirà qualche innesto, ma la Juventus è pronta muoversi, prima servirà qualche punto, tutti dovranno farsi trovare pronti.

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