Galliani felice, ha un nuovo sfondo per il cellulare. Ora i media inventano nuovi regolamenti. Ma la mollezza della Juve deve far riflettere

28.11.2012 23:00 di  Massimo Reina   vedi letture
Galliani felice, ha un nuovo sfondo per il cellulare. Ora i media inventano nuovi regolamenti. Ma la mollezza della Juve deve far riflettere

Inutile girarci troppo attorno, anzi, proprio per evitare inutili piagnistei diciamolo subito: la Juventus ha meritato di perdere contro il Milan, e questo non perché i rossoneri abbiano fatto sfracelli, ma solo perché questi ultimi li hanno fatti, in negativo, proprio l'undici di mister Conte. Quando sbagli pure i passaggi più elementari e non tiri quasi mai in porta, facendo passare, con tutto il rispetto parlando, degli onesti difensori fino a questo punto del torneo parecchio deludenti come Mexes, Zapata e Yepes come i nuovi Nesta, Thuram e Samuel, allora qualcosa non deve aver funzionato bene in casa bianconera.
Poi per carità, il rigore inventato di sana pianta dall'arbitro Rizzoli (a proposito, ma non erano tutti asserviti al potere juventino?) ha indirizzato un match che altrimenti sarebbe con ogni probabilità finito zero e zero. Ma questo non deve diventare un alibi per la squadra juventina.
I bianconeri sono infatti sembrati molli sulle gambe e senza idee (anche in panchina, viste un paio i scelte tecniche discutibili), privi di quella cattiveria agonistica ma anche di quelle giocate a cui quasi sempre nell'ultimo anno e mezzo ci aveva abituati, segno che o i giocatori erano svuotati psicologicamente dall'impresa col Chelsea oppure hanno sottovalutato gli avversari, cosa alquanto grave se fosse vera. Al calo fisico, infatti, crediamo poco, visto che anche nel finale di gara la squadra mostrava tutto sommato una buona condizione atletica.
Comunque sia non c'è di che fasciarsi la testa, la Juventus resta prima, i tanto osannati inseguitori frenano, vedi l’Inter, e il campionato è lunghissimo, a patto però che la lezione sia davvero servita e che in futuro non si ripetano più certi errori. Conoscendo Antonio Conte e i suoi ragazzi siamo certi che già dalla prossima gara col Torino ci sarà il riscatto, perlomeno in termini di gioco (e si spera di risultato), auspicando che dopo Inter e Milan siano finite le prestazioni da allenamento.
Se poi Marotta si deciderà a prendere prima o poi un campione in avanti in grado di incidere e spaccare le partite, risolvendo proprio le sfide come quella col Milan con una invenzione (l'ideale quando mancano idee e gioco) allora il futuro della Juventus sarà più roseo che mai.

A Milano, intanto, e non solo, grande festa. Evidentemente il tradizionale pianto greco dei nerazzurri, sapientemente amplificato dai media, ha dato i suoi frutti, mentre a Galliani non sembra vero di potersi godere il suo nuovo sfondo del cellulare, quello del "fallo di ascella di Isla" che siamo certi è andato a sostituire quello del gol-non gol di Muntari dello scorso Milan-Juventus. Proprio su questi due episodi c'è da fare una riflessione sui soliti media italici, sempre pronti ad amplificare in negativo un episodio arbitrale pro-Juve e viceversa a sminuire se non addirittura censurare, non mostrare, quelli che gli sono contrari.
Oltre all'atteggiamento anti-juventino della RAI, in una serata così si sono contraddistinti ancora una volta la solita Sky e Bergomi. Durante la partita, la regia che ha mille telecamere piazzate ovunque, anche dentro i bicchieri dei tifosi con tanto di inquadrature in stile CSI, non ne ha una decente che inquadri perfettamente il tocco di ascella di Isla. E quando lo stesso si capisce dai normali replay che il cileno non ha commesso alcun fallo e che il rigore per il Milan non c'era, il clamoroso errore dell'arbitro viene fatto passare in secondo piano. A parti invertite ovviamente tutti si sarebbero stracciati le vesti.
Superlativo come sempre Bergomi, persona squisita e professionista esemplare che però quando commenta le partite della Juventus ultimamente sembra vedere rosso come i tori: pur di criticare e sminuire la squadra bianconera direbbe la qualsiasi, e nel caso della partita col Milan non  lascia intendere che i giocatori rossoneri abbiano dei poteri medianici.
Solo così si spiega come si possa sostenere il fatto che tutti gli errori di passaggio senza marcatura o pressione fatti da Vidal e Marchisio, giusto per fare due esempi, o la mollezza nelle gambe e nella testa degli altri juventini sia opera dei calciatori avversari. Che a Milanello abbiano trovato il Sacro Graal del controllo mentale?

Insomma, un film già visto: quando la Juve schianta gli avversari come successo con Roma e Napoli quest'anno, o con le stesse Milan  e Inter lo scorso campionato, tutti pronti a sottolineare l'errore, la sfortuna o la mollezza avversaria e mai i meriti juventini. Viceversa, sono tutti forti come il Barcellona. Non contento il buon Beppe inventa anche un nuovo regolamento che dice che se salti in area con le braccia aperte e la palla rimbalza sulla schiena o sul fianco è rigore. Gli fa eco dallo studio Gianluca Vialli che segnala come si possa dare un penalty per l'intenzionalità. Come dire che se io ho intenzione di tirare una pedata al mio vicino ma non lo faccio, vengo arrestato lo stesso per aggressione. Minority Report? Misteri.