Guarino presenta la sfida con l'Arsenal: "Juve se la giocherà alla pari, vi dico come affrontarle. Ricordi bianconeri mi riempiono d'orgoglio, sui rimpianti..."
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex tecnico bianconero della Juventus dal 2017 al 2021, Rita Guarino, per parlare approfonditamente della sfida che le Women affronteranno questa sera contro l'Arsenal e non solo:
Juve e Arsenal si giocano il secondo posto nel girone. Credi che sarà una sfida equilibrata, o le Gunners hanno un qualcosa in più?
"Sicuramente sarà una sfida giocata sull'equilibrio, l'Arsenal è una squadra di gran livello con individualità forti in tutti i reparti e una grande esperienza in ambito europeo. Le inglesi non soffriranno il palcoscenico, ma la Juve è in possesso di tutte le carte in regola per giocarsela alla pari. Perché è una squadra davvero forte e sta dimostrando una capacità di adattamento contro avversari di livello".
Quali saranno i maggiori pericoli e che cosa più di tutti la Juve dovrà temere delle avversarie?
"Ha grandi individualità, come dicevo, e l'attacco è in possesso di molti cambi di livello in corsa. Le giocatrici come Russo, Mead, Mariona, Ford, Blackstenius e la stessa ex Hurtig sono molto brave a finalizzare in qualsiasi occasione. Secondo me la Juve dovrà fare molta attenzione alle loro transizioni offensive, dovrà tenere una buona organizzazione difensiva e riconquistare alto il pallone in modo da evitare attacchi diretti a campo aperto".
Ci hai già fatto capire che Juve ti aspetti, ma dove l'Arsenal sarà più pericoloso?
"L'Arsenal sarà pericoloso negli spazi liberi in cui attaccherà, ma vedo la Juve capace di alternare un'alta pressione offensiva a momenti più prudenti per sfruttare la possibilità di uno sbilanciamento avversario. Mi aspetto che la squadra bianconera non perderà l'identità e il proprio modo di giocare".
Quanto sarà importante l'esperienza delle veterane come Girelli, Bonansea, Caruso, Boattin in questa sfida?
"E ci sono ancora tante calciatrici in campo o in panchina, colme di esperienza. Questo aspetto è fondamentale in questo tipo di competizione, perché chi è esperto può garantire qualità importanti come la lucidità e la tranquillità. Credo che la loro leadership, oltre ad esser da esempio per quelle più giovani, sarà un vantaggio enorme per le bianconere".
Se la Juve non dovesse riuscire a fare risultato pieno, considerando che Bayern e Arsenal le hai affrontate in casa, sarebbe un po' un problema?
"Stando ai risultati maturati nel girone, con il Bayern che sta facendo un percorso netto e bisognerà vedere come finirà la partita con il Valerenga, la Juve e l'Arsenal faranno la corsa al secondo posto e nulla preguidicherà il cammino. Sicuramente i tre punti della sfida di stasera saranno fondamentali per continuare il percorso in Champions".
Un parere sulla Juventus, da te allenata fino al 2021 e poi successivamente sfidata da avversaria lo scorso anno. Quali sono i cambiamenti più evidenti e ti piace il nuovo progetto della dirigenza?
"La Juve sta continuando il proprio percorso fatto di una crescita costante a livello di profondità di rosa, perché se vuoi competere su più competizioni è fondamentale, poi c'è stato un cambiamento quest'anno e fin qui è stato assorbito bene a livello di risultati. Hanno deciso di puntare su una rosa giovane e comunque equilibrata, sta integrando il talento internazionale di diverse calciatrici giovani con quello già ottimo presente in casa. Ora stanno raccogliendo quanto seminato negli anni, con la visione che è rimasta la stessa: consolidare la Juventus in Italia e in Europa. La direzione intrapresa, a mio parere, è quella corretta".
Fiorentina, Inter o Roma: chi sarà la vera antagonista in campionato?
"Secondo me tutte e tre le squadre citate possono essere le antagoniste. E' vero che la Roma non è partita col piede giusto in campionato, ma è pur sempre la detentrice del titolo nelle ultime due stagioni e mi aspetterò una squadra in grado di macinare ancora punti. La Fiorentina sta proseguendo il trend positivo dello scorso anno in regular season, da vedere se riusciranno a ripetersi oppure no, mentre l'Inter potrebbe essere la vera antagonista in quanto ha rafforzato ancora di più la rosa con giocatrici top arrivate dall'Europa".
Un ricordo sulla tua esperienza a Torino, in che modo è stato essenziale il tuo contributo per far diventare la Juventus un grande club anche a livello femminile?
"Il mio lavoro è stato importante così come quello di tutte le persone che hanno contribuito alla costruzione, allo sviluppo e alla crescita della squadra. E non solo nei termini del calcio giocato, ma anche chi ha reso possibile tutto questo. Il ricordo mi riempie d'orgoglio, in cui sono state gettate le basi di un progetto ambizioso e il mio obiettivo era quello di aiutare e sostenere il club affinché riuscisse ad avere fin da subito quella mentalità vincente che contraddistingue il club. Abbiamo stabilito una cultura del lavoro, importante anche per le giovani calciatrici, e questo ha aiutato il club a formarsi ancora di più e a vincere i trofei".
Hai vissuto quattro stagioni vincenti in tutto e per tutto. Ma c'è qualcosa, se potessi tornare indietro, che cambieresti?
"Non sono una che vive di rimpianti, perché cerco di mettere al centro il duro lavoro e di dare il massimo di me stessa, per cui se tornassi indietro farei le stesse cose e contemplando gli errori. La formula della Champions League attuale non è la stessa dell'epoca, c'erano solo gare ad eliminazione dirette con le squadre più avanti nel ranking e non c'erano i gironi. Al di là del Broendby il primo anno, ovvero dell'unica vera volta in cui c'era la possibilità di passare il turno, con Barcellona e Lione future campionesse d'Europa era difficile far meglio di quanto fatto".
Si ringrazia Rita Guarino per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.