EFFETTO CABAL, MODELLI ECCELLENTI E NERAZZURRO MANCATO
Juan Cabal è lultimo arrivato in casa Juve, il giocatore con meno esperienza e forse quello che potrebbe essere una sorpresa positiva più di altri, visto il costo non eccessivo.
L'entusiamo del colombiano è lampante: "Per me è un sogno essere arrivato in una delle squadra più forti in Italia e nel mondo. Ho lavorato davvero tanto già da questa settimana e per poter realizzare il mio sogno che non è solo arrivare alla Juventus e fermarmi un anno. Io voglio diventare un giocatore importante come Chiellini, Bonucci e Cannavaro. Voglio diventare un giocatore importante per la Juve.Voglio portare alla Juve il mio talento. Vorrei portare anche quello che sono come persona sia in campo, dove cercherò di dare il meglio, ma anche come persona. Cercherò di fare il meglio e di fare quello che posso e farò quello che vuole il mister, cercando di migliorare su tutti i fronti. Ho lottato molto per realizzare questo sogno. In molti hanno notato che avevo già la maglietta della Juve fin da piccolo e da allora ho sempre inseguito questo sogno di arrivare alla Juventus. Quando sono arrivato in Italia ho sempre sentito di essere più vicino a questo sogno. Grazie a Dio sono arrivato qua.
I riferimenti di Cabal sono diversi alcuni sono passati da Torino ed hanno lasciato il segno copn un finale però un pò particolare: "Ho diversi riferimenti come Cuadrado, Cristiano Ronaldo, Alex Sandro, ma sono vari i giocatori che sono passati in questo club. Io voglio essere uno di quelli che sono passati ma sono rimasti nella storia. Io voglio fare la storia.Sono diversi i giocatori colombiani che mi hanno ispirato perché ho avuto la fortuna di vederli giocare, ho anche condiviso il campo con loro, li conosco e mi hanno aiutato a crescere. Per esempio Zapata che mi ha aiutato tanto nel mio percorso di crescita. Sì ho parlato con Cuadrado ci siamo scambiati qualche parole e mi ha detto che ho preso la decisione giusta perché non c'è nessuna altra squadra come questa
Ha scelto la Juve e non l'Inter: "È una decisione che era legata al mio sogno, ma era anche quello della mia famiglia e della società. Non volevo andare in un'altra società. Non ne voglio parlare, so che anche l'Atalanta società è una società importante. Ma il mio sogno era venire qui e lottare per questa maglia".
Importante capire che tutti dovranno dare il proprio contributo: "Dentro lo spogliatoio penso sia chiaro chi sono i leader. Soprattutto il capitano. Ma in realtà siamo tutti leader soprattutto in campo perché andiamo tutti verso lo stesso obiettivo. Non credo che dovrò intrufolarmi per farmi spazio perché abbiamo tutti lo stesso obiettivo e lavoriamo tutti al fine di poter raggiungere il nostro obiettivo. Siamo tutti leader allo stesso modo".
Le prime parole sono positive, Cabal dovrà confrontarsi con uno step importante di crescita, la sfida non è banale, toccherà superare tensione e anche un pizzico di scetticismo, ma i presupposti per fare bene ci sono tutti.