AMBIZIONI RIDOTTE, OGGI NON SIAMO ANCORA UNA GRANDE SQUADRA
Prima cosa da fare in questo momento è sostenere, perché parliamo di un progetto giovane che ha assolutamente bisogno di sostegno e che non deve essere criticato aspramente. La Juventus a Lecce ha pareggiato perché non è una squadra cinica, non è ancora una squadra che sa come gestire certe difficoltà. In vantaggio Cambiaso ha commesso una sciocchezza, doppia perché un minuto prima era scivolato ed aveva salvato Perin, Andrea poteva appoggiare il pallone e si doveva cercare la bandierina o un fallo laterale, ma non ce la sentiamo di dire nulla a Cambiaso, uno dei pochi che non ha mollato di un metro nella ripresa quando la squadra, francamente non aveva più molte risorse fisiche.
Vogliamo essere molto concreti, ad oggi la Juventus deve lottare per il quarto posto ma è sesta e ci troviamo tutti in una posizione non ideale. Per arrivare al quarto posto bisogna fare molto di più, si devono vincere le partite contro le piccole anche magari rischiando di perderle ma si devono vincere.
Ad oggi la squadra, non resta giudicabile, troppe assenze, ma se ci sono tutti questi infortuni non può essere solo sfortuna, è colpa di qualcuno, non sappiamo di chi, ma di qualcuno la colpa deve essere, ditecelo. Giocatori fragili? Preparazione sbagliata? Terapie di recupero non buone? Oppure se è solo sfortuna ditecelo.
Avevamo paura di questa trasferta perché c'erano troppi assenti, non è possibile non avere cambi ed inserire un ottimo 2006, ma comunque un giocatore non pronto.
Ad oggi non è colpa di Thiago Motta, di Giuntoli, dei giocatori, del medico, è un po' colpa di tutti, i numeri ci dicono che siamo al sesto posto, prendiamone coscienza e cominciamo a vincere le partite. Nessuno pretende da subito lo scudetto, ma lottare per le prime posizioni ed arrivare nelle prime quattro si.
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