LA LANTERNA VERDE - Un trittico da vincere: ci sarà spazio per tutti, anche per i “casi” Douglas Luiz e Vlahovic
Genoa e Cagliari in campionato, Lipsia in Champions League. La Juventus è attesa da un trittico di partite importanti (tutte le sono, in realtà). Importanti perché i bianconeri sono alla ricerca della propria vera identità e, soprattutto, di continuità di risultati. Il progetto Thiago Motta è solo alla fase embrionale ma, ovviamente, c’è già chi pretende di vedere una squadra “adulta e formata”. Ci vuole pazienza. Arrivare a certi automatismi richiede tempo. I giocatori devono imparare a conoscersi tra di loro. Tuttavia, è innegabile che vincere aiuta moltissimo, soprattutto quando si sta costruendo qualcosa di nuovo… Chiaramente, tre vittorie nelle prossime tre partite sarebbero un’iniezione di fiducia potente per l’ambiente e pure per il popolo bianconero che guarda al progetto Thiago Motta con grande curiosità ma anche con un po’ di apprensione…
Nelle prossime tre uscite, Thiago Motta avrà anche la possibilità di chiarire anche alcune querelle che, secondo alcuni, sono già dei casi conclamati, ovvero Douglas Luiz e Vlahovic. Il primo ha visto pochissimo il campo e il chiacchiericcio attorno al suo costoso cartellino si sta facendo insopportabile. Ancor messo peggio Vlahovic, bollato come un attaccante che “non sa far gol e non aiuta la squadra”. Di fatto, entrambi sono già sul libro nero di tanti tifosi. In realtà, avranno altre occasioni per dimostrare il proprio valore. Thiago Motta non mi sembra proprio un allenatore da “bocciature definitive”.
Sta sperimentando, sta cercando le soluzioni migliori per il suo gioco e, a volte, accade che qualcuno venga messo momentaneamente in disparte. Douglas Luiz sta iniziando solo ora a capire cosa significa giocare in un club italiano come la Juventus. Ha bisogno di tempo per abituarsi al gioco di Thiago Motta e viceversa (va ricordato che ha anche disputato la Copa America). Vlahovic è il solito Vlahovic. Alterna partite in cui risulta devastante a prestazioni anonime in cui si innervosisce e non tocca un pallone. Probabilmente, insieme a Thiago Motta, sta cercando di capire come risultare utile alla squadra anche quando non fa gol…
Comunque sia, tutti vanno supportati, anche i presunti “casi”… In questa fase, ciò che conta è il miglioramento del gruppo. Per i singoli ci sarà modo e tempo per fare le giuste valutazioni. Scaricare qualcuno ora, con una quantità monster di partite in agenda, sarebbe un errore gravissimo e controproducente.
Massima fiducia nelle scelte di Thiago Motta. Non ha paura di prendere decisioni (anche impopolari) e per questo va applaudito. Purtroppo, come insegna la storia del calcio, servono anche i risultati. Arriva un trittico di gare importanti. Meglio farsi trovare pronti, arruolando tutti quanti!