IL SANTO DELLA DOMENICA - LE CONFERME ARRIVANO DAL DERBY. LA SQUADRA CRESCE E GUARDA AVANTI CON FIDUCIA..
Come da tradizione la Juve doma i resti del toro, senza troppe difficoltà e porta a casa la seconda vittoria consecutiva dopo il blitz di Udine. Verrebbe da dire ordinaria amministrazione, in una partita che ha visto il pallino del gioco sempre in mano ai ragazzi di Motta che tutto sommato hanno ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo. Bene cosi, anche considerando che nelle gambe dei giocatori erano rimaste alcune tossine della sfida di Champions.
Alla vigilia del derby, oltre alla vittoria, si chiedeva anche una certa continuità nella prestazione. E la risposta è arrivata, in un’onda ideale partita da Udine, proseguita con Lille e arrivata sino al partita di ieri sera. Tre punti importanti per la classifica, per il morale e per proseguire in questo processo di maturazione che piano piano la squadra sembra metabolizzare. L’ingresso in pianta stabile di Koopmainers fa tutta la differenza del mondo: giocatore totale, che cuce i reparti, orchestra la manovra, imposta e verticalizza. Non ancora al 100% e con un modo di giocare diverso da quello a cui era abituato a Bergamo, ma di qualità sopraffina.
Impressiona anche la crescita di Weah. Da oggetto misterioso e goleador inaspettato, già 4 le reti al suo attivo record della carriera, ma soprattutto abile nel leggere le giocate dei compagni e a farsi trovare nel posto giusto al momento giusto. Restando sulle corsie esterne, si conferma elemento di grande qualità e sostanza Conceicao, gioiellino pescato da Giuntoli, che abbina cross a dribbling, giocate sontuose a tiri di livello verso la porta. Che entri a gara iniziata o parta da titolare la sostanza non cambia, Francisco è uno degli elementi più importanti di questo avvio di stagione.
Si arriva dunque all’ennesima inutile sosta, con qualche convinzione in più, di una squadra che resta ancora imbattuta in campionato e che sembra gara dopo gara acquisire maggiore convinzione e certezza nei propri mezzi. La classifica adesso va guardata per quella che è, un’ammucchiata di 5/6 squadre che sono raggruppate in pochissimi punti. La Juve c’è con il rimpianto per alcuni punti lasciati ingenuamente sul terreno. Ma la crescita desso sembra costante, il lavoro porta i primi frutti. Si tratta adesso di andare avanti con fiducia, da parte di tutti.