IL SANTO DELLA DOMENICA - LAVORI IN CORSO MA SENZA SEGNARE E' DURA. LE TRE DOMANDE A MOTTA..

21.09.2024 23:25 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  LAVORI IN CORSO MA SENZA SEGNARE E' DURA. LE TRE DOMANDE A MOTTA..
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Quale lato della medaglia vogliamo vedere? Una difesa granitica, la migliore d’Europa con appena una rete presa ( ininfluente a al 94 esimo nella gara di Champions) in sei partite complessive, oppure un attacco che in campionato non trova un gol da 270 minuti?Il cantiere è aperto e i lavori sono in corso, ma se martedi si erano notati dei passi in avanti rispetto a Empoli, al cospetto del Napoli la squadra è sembrata più o meno la stessa di quella vista con la Roma. Andamento  che fa parte di un naturale processo di crescita certo, ma stavolta alcune domande sembrano legittime: perché Koopmainers gioca la maggior parte del tempo lontano dalla porta defilato sull’esterno, quando invece può far male più vicino all’area di rigore avversaria ( (non a caso l’occasione più importante è stata la sua a metà della ripresa), perché la scelta di Weah prima punta quando urbi et orbi è stato detto che il vice Dusan è Nico Gonzalez?  E perché gli appena due cambi oltretutto dopo l’impegno infrasettimanale e con alcuni giocatori, vedi Cambiaso, palesemente a corto di benzina?

Contro il Napoli è stata una partita a scacchi, e alla fine l’impressione è che nessuna delle due squadre si sia voluta far male. La Juve ha avuto la supremazia nella gara, anche se le occasioni più importanti sono passate dall’altra parte, soprattutto con la testa di Lukaku e la sopraffina parata di Di Gregorio. L’idea di dominare la gara c’è, quello che manca è una maggiore verticalità una maggiore velocità nel giro palla e soprattutto la certezza di un centroavanti. Si, oggi lo possiamo dire, c’è una piccola( piccola perché siamo ancora all’inizio)  emergenza che si chiama Vlahovic. La scelta di Motta questa volta è stata netta, fuori dopo 45 minuti pressochè nulli, con appena 7 palloni toccati e diversi errori. Senza un riferimento avanzato diventa difficile per tutti, se poi Koopmainers incrocia lontano dalla porta ancora di più. Purtoppo la Juve dovrà convivere con questa situazione almeno sino alla prossima sosta, quando forse Milik tornerà. Vlahovic però si deve scuotere, deve dare un segnale, altrimenti costringerà Motta a trovare un piano B, che oggettivamente con il Napoli è mancato, per sopperire alla carenza di pericolosità offensiva. E sinceramente questo piano B non può essere Weah centrale in attacco. Forse la vera pecca del mercato estivo è stata proprio questa, non prendere in considerazione una valida alternativa all’attaccante serbo.

Con la speranza che prima o poi possa entrare nei meccanismi anche Luiz, investimento da 50 milioni ancora però tutto da scoprire all’interno della Juve. Da segnalare poi ancora due fatti. Il primo di campo, con il solito Doveri: attenzione la partita sarebbe finita probabilmente con la stesso pareggio ma: come ha fatto il valente direttore di gara a non vedere il retropassaggio di Oliveira a Meret. Ne sarebbe scaturita una punizione a due, ma forse il signor Doveri non ha avuto il coraggio di assegnare alla Juve quanto gli sarebbe spettato. Cosi come era da rivedere il fallo clamoroso del solito Politano ai danni di Bremer neppure sanzionato con un cartellino. Ma lo si sa come funziona.

Vergognosi invece i fischi del settore ospiti durante il minuto di raccoglimento per Schillaci. Episodio che meriterebbe una sanzione esemplare. Ma anche qui conosciamo   bene la storiella…