Criticare solo Thiago Motta non è giusto, è tirare al piccione proprio come Allegri. Da parte degli stessi che fino a ieri lo portavano in palmo di mano

03.12.2024 00:15 di  Andrea Losapio   vedi letture
Criticare solo Thiago Motta non è giusto, è tirare al piccione proprio come Allegri. Da parte degli stessi che fino a ieri lo portavano in palmo di mano
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© foto di Lorenzo Di Benedetto

L'ennesimo pareggio di questo inizio di gestione Thiago Motta porta a un interrogativo. È giusto criticare l'allenatore? La risposta sarebbe no. Condizionale d'obbligo, va detto, ma è chiaro che alla Juventus tocchi vincere quasi sempre, per censo, ma anche per stessa intenzione. Gli allenatori che hanno fatto la storia di questo club sono riusciti a vincere, a rendersi antipatici agli altri e non ai propri, cercando di essere aziendalista al massimo. In estate c'è stata una rivoluzione d'agosto, andando a cercare profili di livello, spendendo 165 milioni, svendendo alcuni dei protagonisti del recente passato (Chiesa) e risolvendo il contratto ad altri (Szczesny). Una sorta di oscurantismo che ha radici profonde anche per il cambio di reggenza, dagli Agnelli agli Elkann.

Al momento Thiago Motta è esattamente nella posizione di Massimiliano Allegri dell'anno scorso. Con la differenza che il tecnico di Livorno, anche quando vinceva, era accusato di risultatismo. Alla Juventus conta il bel calcio, certo, ma in primis vincere. Arrivare sempre al quarto posto non può essere un obiettivo reale, perché negli ultimi tredici anni è sempre capitato, ma alle volte stare fuori dalla Champions è anche fisiologico. Come ci sono nove Scudetti consecutivi, può arrivare anche un settimo posto. Il rischio è che abbassando la tensione poi il risveglio sia davvero brusco. 

Il problema finora è stato evitare di puntare i riflettori su Thiago Motta probabilmente per evitare di disturbare il manovratore. Ora però le polemiche sembrano definitivamente esplose, con il solito (poco) equilibrio dell'italiano. Di quello che gridava alla liberazione dopo Allegri e che ora pensa che, sotto sotto, Motta sia un interista travestito. Si fa per scherzare, però vincere a Lecce sarebbe stato un toccasana per un momento di difficoltà esagerata. Speriamo di potere titolare "Ecce Vlahovic", perché senza lui e Milik la situazione difficilmente migliorerà.