Roy su de Ligt: "Penso andrà via alla fine della prossima stagione, non è ancora pronto per la fascia. Graverberch? Juve, prendilo tra due anni. E su van de Beek..."
"Si è ripreso benissimo dall'infortunio alla spalla, il merito è di Matthijs e del modo in cui si è allenato. L'ho visto contro la Lettonia, per me ha giocato molto bene. Non leggo più critiche nei suoi confronti, era solo questione di tempo prima che conquistasse anche il calcio italiano". E' questa l'opinione di Bryan Roy, ex calciatore ed allenatore del settore giovanile dei lancieri, che appena sente nominare il suo ex pupillo nell'U17 dell'Ajax è decisamente entusiasta. La nostra redazione lo ha contattato telefonicamente, in esclusiva, per parlare approfonditamente del difensore bianconero e non solo:
Gli esami nel calcio così come nella vita non finiscono mai, ma forse uno dei più grandi lo ha superato brillantemente.
"Sì, lo vedo più sicuro dei suoi mezzi. La formazione avuta all'Ajax è servita tanto, perché il de Ligt di oggi è davvero un grande difensore. Nelle giovanili, a volte, giocava anche a centrocampo, per far capire come può essere duttile. E poi è un ragazzo che si applica tanto, in pochi mesi è riuscito ad imparare bene una lingua difficile come quella italiana".
In Olanda come viene visto? Che cosa si dice di lui?
"Oltre a metter in risalto il suo grande talento, viene paragonato ad un altro grande difensore del passato come Jaap Stam. Qui era stato criticato per aver scelto la Juventus invece delle altri big europee, ma per essere il migliore devi avere due maestri come Chiellini e Bonucci. L'Italia è il paese in cui ogni allenatore insegna l'arte della difesa, nel resto d'Europa non funziona così".
A tuo parere, potrà essere il nuovo capitano della Juventus? Si vocifera che possa esser affidata a lui la fascia il prossimo anno
"Ho letto anche io l'indiscrezione, ma non è ancora pronto. E' ancora molto giovane, ha bisogno di accumulare un po' più di esperienza. Anche se lui ha già indossato la fascia all'Ajax, essere il capitano della Juventus è un'altra cosa".
Ad oggi, de Ligt è tra i primi tre difensori al mondo?
"E' una domanda difficile, bisogna tener conto che ci sono grandi difensori come Ramos, Garcia e i già citati Chiellini e Bonucci. Tra i top 3 forse no, ma tra i primi cinque al mondo sicuramente lo è. Per valutarlo e giudicarlo in maniera completa, però, aspettiamo la prossima stagione".
E' sicuro che resterà alla Juve la prossima stagione?
"Farà l'ultimo anno, chiuderà il triennio con la maglia della Juve e poi andrà via. Questo è il mio pensiero. Dove? Non lo so, credo in una tra Barcellona e Manchester City".
Un altro tuo pupillo, Donny van de Beek, sta facendo molta fatica al Manchester United. Te lo aspettavi?
"Era prevedibile, il Manchester United è pieno di grandi giocatori nel suo ruolo. O gioca lui, o gioca Pogba, infatti anche Solskjaer la pensa così. Non parliamo di delusione o di fallimento, ci può stare un anno di apprendistato per un giovane come Donny".
La Juve, a centrocampo, avrebbe bisogno come il pane di un giocatore con le sue caratteristiche.
"Certo, lo vedrei bene alla Juve. Può giocare in ogni grande club europeo, ma dovrà avere solo un po' di pazienza. Il momento giusto arriverà".
E c'è un altro giovane oranje che sta rubando l'occhio, mi riferisco a Ryan Gravenberch. Che cosa ne pensi del nuovo Pogba?
"Per me è un giocatore diverso rispetto a Pogba, perché Gravenberch ricorda più Rijkaard per il modo che possiede di difendere. La settimana scorsa l'ho visto per la prima volta giocare come numero 6 (mediano ndr), è il suo ruolo perché ha fisico e grinta per far bene in quella zona di campo. A Ryan conviene restare altri due anni in Olanda, poi sarebbe perfetto per la Juve e le altre big. Questo Mino lo sa bene (sorride ndr)".
Si ringrazia Bryan Roy per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.