DA ZERO A DIECI - ZERO AL DISASTRO ANNUNCIATO, DIECI AL CAMPIONE
Fa male dirlo ma ci siamo abituati, ultimamente la Juventus sta collezionando in Europa eliminazioni clamorose, con il Lione come con l’Ajax, dopo essere stata eliminata dal Real Madrid l’anno prima, l’ultima sfida in cui valeva la pena essere orgogliosi ed uscire a testa alta. Un’eliminazione colpa della condizione un po’ assente e delle carenze di una rosa che non è come ci aspettava oltre che di un allenatore che non ha saputo trasmettere il giusto carattere ai suoi.
ZERO - al disastro annunciato, questa squadra ha quasi vinto sempre 2-1 in stagione, dopo l’andata l’avevamo detto che serviva grande attenzione, nei dettagli, prima azione e rigore, va bene generoso, ma la disattenzione c'è.
UNO - all’arbitraggio, per una gara così ci si aspetta ben altro, poi alla fine con i due rigori inesistenti ha solamente costretto la Juventus a segnare tre gol.
DUE - come le chiamate del Var, che ci sta a fare se non interviene? Mistero...
TRE - all’ostruzionismo del Lione. I francesi segnano e poi cominciano a far innervosire, la Juventus ci casca completamente, dall’inizio alla fine.
QUATTRO - a Cuadrado, non è stata la sua partita, peccato, commette una serie di errori madornali, non azzecca un passaggio.
CINQUE - ai giocatori inutili. Da Bernardeschi a Danilo, passando per Ramsey, fino ad Higuian, si dimostrano totalmente inutili. Bernardeschi rischia il gran gol ma rimane a bocca asciutta e poi diciamolo: che ci faceva in area per difendere su Aouar?
SEI - a Rabiot, tre i più attivi, ma purtroppo sono sempre troppo pochi gli inserimenti dei centrocampisti.
SETTE - a De Ligt e Bonucci, l’olandese e Bonucci difendono bene. Non ci sono occasioni di rilievo oltre il rigore.
OTTO - a Lopes. Perdita di tempo a parte, è tra i migliori dei suoi, bellissima la parata sulla punizione di Cristiano Ronaldo.
NOVE - come le occasioni potenziali create, due soli gol, la Juventus ancora una volta non è stata cattiva sotto porta.
DIECI - a Cristiano Ronaldo, il migliore. Ispira, realizza, apre lemprote del sogno e va vicino al gol di testa qualificazione, predica nel deserto, peccato...è ancora un fenomeno.