DA ZERO A DIECI - ZERO A CHI PARLA A SPROPOSITO, DIECI ALL'UNITA'!
E' una Juventus che vince ma non convince ancora quella che espugna Verona, un successo sofferto, che tuttavia fa contento il popolo zebrato che sa soffrire e che non è troppo schizzinoso. Una vittoria ancora una volta di cuore ma anche di un pò do fortuna, anche se alla fine ci chiediamo, quante parate ha fatto Perin?
ZERO - a chi parla a sproposito. Non si può questionare sul fallo di mano di Danilo, vuol dire non conoscere il regolamento.
UNO - come i gol segnati dalla Juventus, una squadra molto cinica che questa volta massimizza le occasioni avute.
DUE- come i punti dal terzo posto, ma anche dal secondo, i bianconeri guardano avanti, ma devono stare attenti dietro perchè la distanza tra quarto e sesto è praticamente equivalente.
TRE- come i possibili assenti del post giovedì, Locatelli, Cuadrado e Alex Sandro che sarà squalificato dopo il doppio giallo.
QUATTRO - a Bocchetti, le sue lamentele sono assolutamente insensate, se non vince una partita da una vita non è colpa della Juventus, non ha perso meritatamente altre volte, ma lasci stare la Juventus.
CINQUE - all'arbitro, decide giusto, ma francamente lascia molto a desiderare nella gestione della gara, soprattutto nel primo tempo.
SEI - a Milik e Kostic, forse si prendono una pausa di riflessione, gara normale.
SETTE- alla difesa, ancora una volta capace di portare a casa un clean sheet e soprattutto di bloccare quasi tutti gli avversari, ora l'esame Lazio.
OTTO - alla personalità di Fagioli, possiamo dire quello che vogliamo, ma il ragazzo mantiene sempre la barra dritta della volontà e della capacità di essere decisivo.
NOVE - alla crescita di Moise Kean, gol all'Empoli, gol decisivo a Verona, se si cancella dalla testa le bravate, lo abbiamo sempre detto è un ottimo calciatore e ricordiamo che è classe 2000.
DIECI - allo spirito di gruppo della squadra, ancora una volta la Juventus si dimostra molto unita e porta a casa l'obiettivo. Il cerchio magari non è la causa ma incide.