Tebas: "Superlega? Non ho cambiato idea, è una lega chiusa. Il Real dice che inizierà nel 2025 ma..."

20.11.2024 13:40 di  Rosa Doro  Twitter:    vedi letture
Tebas: "Superlega? Non ho cambiato idea, è una lega chiusa. Il Real dice che inizierà nel 2025 ma..."
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Nel corso del "Social Football Summit 2024",  è intervenuto il presidente de LaLiga spagnola Javier Tebas. Queste le sue parole riprese da TMW: “Una delle nostre problematiche principale è la poca fruibilità sui social network. Come Liga i nostri profili social sono superiori anche alla Premier League, ma le società fuori da Real Madrid e Barcellona sono molto meno seguite delle società inglesi. Dobbiamo sfruttare anche quelle che sono le connessioni con il mondo ispanico fuori dalla Spagna, tutti i fan ispanici sono una risorsa per il calcio spagnolo. Naturalmente non ho cambiato la mia idea riguardo la Superlega, io lo chiamo David Copperfield perché è un mago della televisione. Il modello della Superlega ha presentato prima una lega chiusa ai più grandi club, ora non sappiamo quando inizierà, che format avrà, prima si parlava di tre categorie, ora si è aperti ad altre categorie. Non è chiaro, al primo evento cui ho partecipato qui si parlava di Superlega, ora si parla di rapporti e di tifosi. Il presidente del Real Madrid dice che il progetto inizierà a settembre 2025, in base a quanto abbiamo ascoltato prima non si sa quando inizierà.

Bisogna capire che l’industria europea ha una struttura ben precisa a livello calcistico, la verticalità delle competizioni nazionali si lega con l’orizzontalità delle competizioni europee. Nella Superlega si parla solo di verticalità dove le prime 14 squadre godranno di introiti enormi e creerà un’enorme differenza tra le 14 società e il resto del mondo. Si uccideranno i campionati nazionali così. Bisogna capire che i diritti audiovisivi e gli sponsor andranno a chi parteciperà a questa competizione, la torta dei diritti tv non si allargherà, aumenteranno solo gli introiti delle più ricche. Serve invece migliorare il fair play finanziario, bisogna migliorare tanti elementi. Ci sono duemila club professionistici e 60 mila calciatori professionistici in Europa, questo modello manderà tutto a rotoli. La UEFA con l’ECA hanno provato a proporre un modello verticale con due categoria nel 2019 sotto la presidenza di Agnelli all’ECA e i club hanno bocciato questa proposta".