Maffei: "Pizzul era una persona gioviale, se n'è andato con grande stile"

05.03.2025 10:30 di  Giuseppe Giannone   vedi letture
Maffei: "Pizzul era una persona gioviale, se n'è andato con grande stile"
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Intervistato da "TMW", Fabrizio Maffei giornalista "RAI", ricorda così Bruno Pizzul, scomparso oggi all'età di 86 anni: "Se ne è andato con grande stile, quello stile che ha caratterizzato la sua vita e la sua carriera. E' stato un maestro per tanti di noi, è nella triade dei più grandi telecronisti italiani insieme a Carosio e Martellini. Ricordo che a Città del Messico in occasione dei mondiali dell'86 Nando non si sentì bene e Bruno diventò così la voce della Nazionale italiana e lo fu per molti anni.

Poteva sembrare un po' orso ma in realtà era molto gioviale. Ricordo delle grandi partite a tressette durante i lunghi spostamenti da uno stadio all'altro in Messico. Partite in macchina con Ciotti e tecnici radio. Non erano partite banali. Se sbagliavi partivano rimproveri che m li ricordo ancora... Ha condotto una vita molto rigorosa, a Milano lavorava nella sede di Corso Sempione poi per il pranzo si fermava sempre nella stessa trattoria, quindi una partita scopone con gli amici di sempre e poi di nuovo in tv. Andava lavorare in bici, stava molto vicino alla redazione. Devo dire che era prodigo di consigli ma solo su richiesta. Un collega silenzioso ma sempre presente e non solo per la sua stazza. 

Le sue telecronache? Apparteneva alla vecchia scuola, era uno di poche parole perché ci era stato insegnato che i protagonisti erano i giocatori. E non si sovrapponeva mai con la sua voce a ciò che i telespettatori stavano vedendo e apprezzando. Non si raccontavano durante le telecronache le passioni o le storie dei calciatori ma ci si soffermava su quel giocatore perché aveva fatto un bel tiro o un bel passaggio. Bruno era essenziale perché questo era l'insegnamento che ci avevano dato".