Curve di Inter e Milan a processo: rito immediato per 18 ultras
I tifosi organizzati delle squadre di Milan e Inter finiscono sotto processo. I tifosi della curva Nord dell'Inter sono indagati anche per presunti collegamenti con i clan calabresi. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, il tribunale di Milano ha disposto il rito immediato per 18 indagati nell'inchiesta sugli affari criminali di alcuni membri delle curve di Inter e Milan, come indicato dal giudice Domenico Santoro.
Ciò è avvenuto a seguito della richiesta della procura e del pubblico ministero Paolo Storari del 18 dicembre. L'udienza, fissata per il 20 febbraio, riguarda 16 destinatari di misure cautelari in carcere e altri due posti agli arresti domiciliari lo scorso settembre: Debora T. (indicata come contabile per i biglietti delle partite) e l'imprenditore Gherardo Zaccagni, attivo nel settore dei parcheggi di San Siro.
Secondo i documenti Zaccagni avrebbe pagato tangenti non solo al capo degli ultras Boiocchi ma anche a una persona all'interno della società privata partecipata da Inter e Milan (Mi-Stadio), che sarebbe stata corrotta nonostante non avesse cariche politiche. Oltre a Zaccagni, anche il capo della Curva Sud Luca Lucci e Marco Ferdico, uno dei vertici del direttivo dell'Inter, saranno processati. Questo fa prospettare un processo storico e senza precedenti in Italia sugli affari criminali legati alla tifoseria organizzata, che coinvolgono anche gli interessi della 'ndrangheta nello stadio Meazza.
Tra gli indagati c'è anche Andrea Beretta, che ha deciso di collaborare con la procura. Oltre ad essere coinvolto nell'inchiesta "Doppia curva", Beretta è indagato per l'omicidio di Antonio Bellocco, legato alle cosche di Rosarno, che aveva preso il controllo degli affari della Curva Nord con Ferdico e Beretta, dopo l'omicidio dell'ex capo ultrà Vittorio Boiocchi, ancora irrisolto, ma su cui Beretta starebbe fornendo informazioni.