Bonucci: "Nel 2016 dovevo cambiare angolo, contro Neuer ho sbagliato a interrompere la rincorsa"

L'ex calciatore Leonardo Bonucci, sul sito ufficiale della FIGC, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alle ultime competizioni disputate con la maglia dell'Italia: "Decisi di cambiare angolo rispetto al rigore calciato in partita, ma l’errore fu interrompere la rincorsa. Se oggi potessi tornare indietro calcerei sempre forte a incrociare, ma senza fermarmi, in modo da rubare il tempo a Neuer. Era il primo rigore della mia carriera che battevo nei novanta minuti, prendermi quella responsabilità credo che mi abbia permesso di fare il salto definitivo per consacrarmi a livello mondiale. Fu una piccola vittoria personale, anche se poi la delusione per la sconfitta fu grande. A livello tecnico e qualitativo non eravamo una delle nazionali più forti, ma grazie a mister Conte e al suo staff era nato un gran bel gruppo, eravamo una famiglia. Si respirava la voglia di fare qualcosa di storico, ci andammo vicini. Costringemmo la Germania a cambiare modulo per affrontarci e anche quella fu una piccola vittoria.
Del 2012, contro la Germania, ricordo soprattutto la sofferenza nel finale, se fosse durata altri dieci minuti avremmo perso. Dopo aver giocato un gran primo tempo eravamo stanchissimi, ci guardavamo continuamente con Gigi (Buffon) sperando che l’arbitro fischiasse la fine. Nel 2006 avevo esordito da poco in Serie A e a fine maggio ero stato convocato per uno stage con l’Under 21. Mi avevano dato la maglia numero 13, quella del mio idolo, Alessandro Nesta, che indossai durante le partite del Mondiale. Il giorno della semifinale ero a Viterbo e tifavo davanti alla Tv con il mio gruppo storico di amici. Al gol di Grosso mi affacciai alla finestra per urlare di gioia, ricordo i caroselli e la soddisfazione per aver battuto la Germania a casa sua”.