Qualcuno ha capito la gestione di Vlahovic nell'ultimo anno?

13.03.2025 16:30 di  Andrea Losapio   vedi letture
Qualcuno ha capito la gestione di Vlahovic nell'ultimo anno?
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Nel momento in cui acquisti Dusan Vlahovic, per anticipare tutte le big d'Europa, dovresti farti una domanda. Uno stipendio da 23 milioni lordi all'anno sarà sostenibile in due anni e mezzo? Perché quando vai a firmare un contratto di quattro anni, con bonus alla firma spalmato sugli ultimi due, ti trovi davanti a un bivio. Rinnovare (almeno) alle stesse cifre, a patto che abbia fatto benissimo fino a quel momento, oppure trovarsi un ventiquattrenne che percepisce un ingaggio fuori da qualsiasi regola italiana e che era già deciso ad andare a scadenza con la Fiorentina, costringendola a vendere con diciotto mesi di anticipo.

Così Vlahovic si è trovato a 24 anni e 24 mesi di contratto, potendo tastare il polso della situazione. Quello che è successo non è piaciuto a nessuno, nemmeno a lui. Perché la gestione scriteriata del parco attaccanti - Milik sì, Milik no, Milik forse, ora solo Kolo Muani nel 4-2-3-1 secco di Thiago - è figlia degli equivoci con l'attaccante serbo.

Perché da grandi poteri derivano grandi responsabilità, figuriamoci da grandi stipendi. Quando però la società decide di metterci il carico, sperando di spalmare chi non ha mai rinnovato un contratto dal suo esordio nei professionisti, ecco che arrivano i problemi. Vlahovic è stato schiacciato dalle pressioni, dall'ingaggio, ma anche da un anno (almeno) di polemiche, critiche e mancate protezioni. Ora i frutti sono quelli che tutti conoscono e a giugno ci sarà un enorme problema.