NEDVED integrale: "Champions? Non siamo tra i favoriti, ma proveremo a battere il Real. Inter-Juve gara particolare. Il no a Moratti? Non sono pentito. Ci sentiamo 31 Scudetti"
L'ex Pallone d'oro Pavel Nedved, membro del Consiglio di Amministrazione della Juventus, ha rilasciato una lunga intervista esclusiva a Sky Sport 24 HD, trasmessa integralmente proprio in questi minuti. Tuttojuve.com ha trascritto le sue dichiarazioni:
Inter-Juve?
"A tutti gli juventini scatta qualcosina in più contro l'Inter perchè è stata sempre una partita particolare, il derby d'Italia piace a tutti e noi volevamo sempre fare bene".
Ti sei pentito di aver detto no a Moratti che ti voleva lì?
"Non mi sono pentito, per niente. Ma devo dire che mi ha fatto molto piacere quando sia Mourinho che Moratti mi volevano, dopo la mia ultima stagione da calciatore, ritenendo che io potessi essere ancora utile a loro. Mi ha fatto molto piacere, però pentito no, anzi, sono molto contento di aver fatto questa scelta perchè non potevo indossare un'altra maglia".
Quando si finirà di parlare di 20 o 31, di fare questa battaglia infinita sul numero degli Scudetti?
"Sì, magari si parla troppo, ma ovviamente noi tutti, juventini, ci sentiamo di avere 31 Scudetti, perchè abbiamo lavorato, abbiamo sudato e abbiamo vinto. Perciò ci sentiamo completamente vincitori di 31 Scudetti. Poi ci sono altri che sicuramente sono in opposizione. E con questo si andrà per le lunghe. Ma finchè si rimarrà sulle battute sportive è giusto così, poi vediamo cosa decideranno altri".
Vedi una Juve senza Buffon?
"Ho visto che ogni tanto è stato criticato, però l'ho sempre ritenuto il numero uno in assoluto al mondo e devo dire che lo conferma sempre. Ai giocatori a fine carriera dicono di tutto, però io dico che Gigi ha ancora tanto da dare e lo sto dimostrando dal campo. Io ho vissuto tantissimi grandi portieri durante la mia carriera, tipo Marchegiani, Peruzzi, Peter Cech e non vorrei dimenticare qualcuno, però devo dire che Gigi veramente ha qualcosa in più nel modo di leggere prima dove vuoi arrivare con il tuo tiro, e riesce ad anticiparti. Questo è il suo grande vantaggio, il grande pregio. Ho avuto la fortuna di poter giocare e di poter vincere con lui. Quando ero calciatore lui era è molto tranquillo, ti dava la sensazione di poter sbagliare qualcosina, che tanto poi arrivava Gigi a salvare tutto. Perciò non vedo una Juve senza Buffon perchè ha fatto tanti anni qui, gli anni migliori della sua carriera, perciò sarà sempre uno della Juve, che ha fatto la storia".
Martedì la tua Repubblica Ceca affronterà l'Italia.
"Credo che abbiamo un po' di problemi generazionali, nel senso che una generazione è andata via, una squadra si sta creando e sta crescendo attorno a Rosicky e Peter Cech, che sono quelli con cui giocavo ancora io, perciò hanno bisogno un po' di tempo, di assestamento e purtroppo quando partecipi agli Europei e ai Mondiali, non riesci raggiungere quella maturazione di cui hai bisogno. Ma sono giovani e hanno tutto davanti".
Dove può arrivare questa Juventus in Champions League?
"Lo sappiamo che ci sia un po' di divario tra noi e le grandi squadra europee tipo Barcellona, Real Madrid, Bayern, secondo me sono ancora superiori. Però, quando le affronteremo - e già affronteremo una di queste nel girone - possiamo misurarci. Non vuol dire che perderemo, perchè non sempre vince la favorita, però noi abbiamo tutte le carte in regola per poterli mettere in difficoltà e provare a vincere. Ma sicuramente non siamo dei favoriti per la vittoria della Champions League".
In Bulgaria ha segnato Gilardino che è stato ad un passo dalla Juventus. Quanto sarebbe servito? Quel gol aumentato il vostro rimpianto per non averlo preso?
"No, non credo, non credo. Sappiamo di avere un parco attaccanti molto forte, ovviamente abbiamo fatto le nostre scelte tutti insieme, abbiamo ritenuto che tra quelli che sono rimasti e quelli che sono andati via, potevamo essere quasi più forti. Io penso che la Juve non abbia nessun rimpianto".
Conte ha fatto qualche considerazione critica sul mercato…
"La società durante questi anni si è veramente rafforzata, si è creato un gruppo eccezionale. Devo dire che tra settore sportivo e quello societario, c'è veramente un buon feeling. Ogni tanto ci sta che qualcuno sbuffi e dica delle cose. Ma c'è grandissima sintonia tra Antonio e la società, non vedo nessun problema".
Ti faccio una domanda molto diretta: c’e’ una paura, magari piccola, di perderlo a fine stagione?
"Antonio? No, perché non è giusto affrontare una stagione calcistica dove ti aspettano impegni importanti come campionato e Champions League pensando che l’allenatore potrebbe andare via. Noi dobbiamo esser concentrati sul lavoro che dobbiamo fare durante l’anno, poi è normale che a fine anno, sempre a fine anno, ci si sieda a un tavolo. Lo abbiamo fatto l’anno scorso e lo faremo di nuovo. E poi faremo le nostre valutazioni, cosa vorrà il mister e cosa vorrà la società. Nessuna paura, assoluta tranquillità, consapevoli che siamo davvero forti e possiamo fare davvero molto bene su tutti i fronti. E poi tutto il resto arriva dopo".
C'è un'anti-Juve?
"Le anti-Juventus sono tutte le altre. Non bisogna sottovalutare nessuna partita nel campionato italiano. Tutte le squadre ti mettono in difficoltà, si sa che sono tatticamente molto ben preparate. Conosciamo molto bene il campionato italiano, chi sono le anti-Juve. Per lo Scudetto non c'è solo la Juve: ci sarà il Milan, che si è rinforzato negli ultimi giorni; ci sarà il Napoli sicuramente; la Roma, che ho visto che è partita molto bene. Poi ovviamente non possiamo dimenticare altre tipo Fiorentina, Inter e la Lazio, anche se non è partita col piede giusto, ma credo si riprenderà".(redazione Tuttojuve.com)