ESCLUSIVA TJ - Avv. Grassani: "Situazione Conte tranquillizzante. Ecco cosa può rischiare Carobbio"

16.07.2012 12:30 di  Gaetano Mocciaro   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Avv. Grassani: "Situazione Conte tranquillizzante. Ecco cosa può rischiare Carobbio"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'avvocato Mattia Grassani, uno dei massimi esperti di diritto sportivo, ci parla della posizione di Antonio Conte e cosa potrebbe rischiare il tecnico della Juventus a questo punto della situazione. In esclusiva per TuttoJuve.com

Avvocato Grassani, come possiamo valutare la situazione attuale di Antonio Conte a seguito anche delle parole del pm Di Martino?

“Innanzitutto le dichiarazioni del procuratore sono più che tranquillizzanti e vanno nella direzione del proscioglimento dell’allenatore. In sostanza, non è successo niente di significativo, ci sarà da chiedersi ora il perché dell’iscrizione nel registro degli indagati e tutto questo can can. Il processo sportivo tiene in grandissimo conto le risultanze del procedimento penale. Chi conduce l’accusa ha già anticipato questo tipo di conclusione e se fossi un tifoso della Juve sarei fiducioso di analoga conclusione”.

Possiamo dire che la giustizia penale sta sopra quella sportiva?

“C’è una legge, la 401 del 1989, che regola i rapporti in cui si evince come l’attività investigativa della Procura della Repubblica condizioni in maniera significativa quella sportiva e al di là di chi sta sopra o sotto o di fianco c’è un travaso automatico degli atti”.

Spesso si dice come nella giustizia sportiva si debba arrivare a provare ad essere innocente, al contrario della giustizia ordinaria

“No, questo lo escludo. È un’interpretazione molto forzata del principio sportivo nella legalità. È l’accusa che deve provare le cose. Poi, nel penale ci sono ambiti, tempi e approfondimenti che sono superiori. Quando il fascicolo della giustizia penale arriva a quella sportiva siamo già a buon punto”.

Qualora Conte venisse scagionato dalle accuse cosa rischierebbe Carobbio?

“Bella domanda. Certamente  se la chiamata in causa di Conte non dovesse essere accertata o ritenuta fondata allora il tecnico della Juventus avrebbe tutte le ragioni per pretendere da Carobbio un risarcimento e far sì che lo stesso Carobbio venga nuovamente deferito, perché l’ assenza di prove e solo con dichiarazioni di un soggetto, quando altri hanno negato, hanno provocato a Conte un danno professionale e un massacro mediatico”.

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