DA ZERO A DIECI - DAGLI ZERO RISCHI AL DOPPIO DIECI TRA EMOZIONE E ASSENTI
La vittoria del Via del Mare vale molto perché ottenuta con dieci assenti, perché ottenuta meritando e perché rappresenta uno step ahead rispetto a quanto visto a Monza. C’è più gruppo, più unita, più voglia di vincere.
ZERO - come i gol presi, la Juventus mantiene la porta inviolata, settima volta in stagione in serie A, sicuramente un buon segnale. Lo ricordiamo le difese migliori vincono i titoli, ora bisogna ripetersi con l'Inter, ovviamente dopo il Psg.
UNO - come i rischi subiti, il palo finale, uno come i gol segnati, ma potevano essere di più.
DUE- come le grandi occasioni oltre al gol, quesfo riesce a creare la Juve a Lecce, non tantissimo ma più di altre volte, comunque senza rischi.
TRE - ci aspettiamo di recuperare almeno tre giocatori per l'Inter oltre a Locatelli, Bremer, Di Maria e Vlahovic, se no sarà veramente una mezza tragedia.
QUATTRO - come i giovani in campo, ma alla fine sono cinque perché Kean e' un 2000, non lo dimentichiamo.
CINQUE - a MCKennie, prova confusa, giustificata dal fatto che non stava bene.
SEI - a Milik, prova di voglia e fatica, ma da subentrante fa molto ma molto meglio.
SETTE- a Miretti e Soulé, buona gara dall'inizio, anche se si può migliorare, soprattutto nell'efficacia offensiva.
OTTO - all'impatto che ha Iling Junior, ormai da tre partite entra ed incide, non è banale.
NOVE - al coraggio o forse chiamiamola disperazione per inserire tre classe 2003, due classe 2000, a volte quando ce n'era uno era già festa grande.
DIECI - alla voglia di Fagioli, quel pianto, quell'esultanza e' quella di chi si sente uno juventino vero, speriamo tutti che sia l'inizio di una bella storia dove possa essere protagonista, a volte quel palo della respinge fuori, ieri l'ha chiamata dentro. Dieci anche come il numero degli assenti, un numero che fa paura.