L'analisi di Di Livio: "Nessun accanimento su Motta, ma ora voglio un piano B. Esonero? Sì a Mancini ad una condizione. Sul ritorno di Agnelli..."

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex centrocampista bianconero dal 1993 al 1999, Angelo Di Livio, per parlare approfonditamente del momento difficile in casa Juve e non solo:
Inizio subito in tackle: con Allegri o un altro allenatore, questa squadra avrebbe fatto meglio di così?
"Non so, onestamente. Non dobbiamo essere tanto cattivi nell'andare solo contro Thiago Motta, ci metto in mezzo anche i giocatori che per me potevano fare meglio. Soprattutto i nuovi acquisti: qualcuno di loro come Thuram, Kalulu e Conceicao molto bene, ma gli altri non stanno rendendo".
Poi lo spogliatoio oggi non sembra nemmeno crederci più, basta vedere come la squadra ha approcciato il secondo tempo con l'Atalanta. Da ex giocatore, in che modo i ragazzi possono tenere la barra dritta in una situazione difficile interna con il proprio allenatore?
"Già da oggi dovranno dare una svolta, perché la partita di Firenze sarà molto difficile. Secondo me, in questo gruppo, ci vuole più carisma. Gatti, Perin e Locatelli sono dei leader, ma ce ne vorrebbero decisamente di più. E' stato umiliante vedere i tifosi abbandonare lo stadio prima che finisse Juve-Atalanta, questa è una ferita che rimarrà per sempre aperta".
Se Motta riuscisse a centrare l'obiettivo minimo, ovvero il quarto posto, saresti tra quelli che gli darebbe una seconda chance il prossimo anno?
"Non lo so, la stagione non è affatto positiva. Il quarto posto non deve scappare assolutamente, altrimenti sarebbe un crack a livello finanziario. Adesso bisognerà arrivare fino in fondo e salvare il salvabile, poi la palla passerà a Giuntoli - per me sempre molto bravo - che dovrà capire cosa fare. Motta dovrebbe fare un qualcosa di diverso da qui a fine stagione, visto che questa strada non sta portando da nessuna parte. Mi aspetto un piano B".
Si fanno i nomi di Conte, Gasperini, Mancini, De Zerbi come possibili sostituti per il prossimo anno. La Juve che vuol continuare il progetto giovani e tagliare i costi, su chi dovrebbe puntare eventualmente?
"Premetto che sono contro l'idea di un traghettatore. O continui così fino a fine stagione, oppure il nome lo dovresti prendere ora in modo che possa lavorare per più anni e rivalutare questa rosa. Non ci sono in realtà molti allenatori liberi. Ci sarebbe volendo Mancini, ma questo sarebbe un discorso completamente diverso. Lo prenderesti anticipando tre o quattro mesi di lavoro per poi tenerlo per più stagioni".
Molti tifosi, e anche qualche addetto ai lavori, hanno chiesto a Motta di dimettersi dopo i recenti risultati negativi, un po' come fece Marcello Lippi nel 1999 dopo la disfatta col Parma. È una mossa che ti saresti aspettato da parte di Motta?
"Il discorso di Marcello Lippi era completamente diverso, perché noi venivamo da un ciclo vincente che ormai era finito. Qui il progetto è iniziato quest'anno e purtroppo stiamo vedendo quel che sta accadendo. Io non mi accanisco su Thiago Motta: è vero che non è riuscito a portare quell'input che serve alla Juve, ma mancano ancora tante partite e bisogna centrare il quarto posto. Gli altri discorsi li faremo in estate".
Riprendo il tuo passaggio di prima sui giocatori che stanno deludendo. Tra i vari Koopmeiners, Douglas Luiz, Nico Gonzalez, su chi eventualmente punteresti per un rilancio il prossimo anno?
"Molto, però, dipenderà se ci sarà un nuovo allenatore. Questi sono giocatori che sono stati pagati tanto, è chiaro che bisognerà valutare le qualità tecniche e del sistema di gioco per come si vorrà giocare il prossimo anno".
Può servire una figura come quella di Chiellini accanto a Giuntoli il prossimo anno? Secondo te avrebbe senso avvicinare un grande ex calciatore e dargli più responsabilità?
"Chiellini è un uomo Juve, è sempre stato molto carismatico e, soprattutto, ama il club. Sa come lavorare, ma poi secondo me servirebbe Del Piero..."
Si parla di un possibile ritorno di Agnelli, tu saresti favorevole a ciò?
"La famiglia Agnelli è sempre bene accetta in questo club, poi Andrea a maggior ragione che ha fatto la storia della Juventus. Se dovesse tornare, credo che porterebbe di nuovo quello spirito e quell'attaccamento che tutti stanno chiedendo".
Si ringrazia Angelo Di Livio per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.