CLAUDIO ZULIANI - LA JUVE IN GOL: “Re Giorgio dentro e fuori dal campo”
Partiamo dal palmares di Giorgio Chiellini: 561 presenze e 36 gol con la maglia della Juventus. Diciannove titoli tra cui 9 scudetti consecutivi, unico ad esserci riuscito e dieci campionati totali più quello di serie B. Perché la serie cadetta vinta è un trofeo, di più, una medaglia da mettersi al petto per non essere scappato altrove, per essere stato fedele alla Juve nel momento del bisogno. Un’occasione unica per dimostrarsi uomo oltre che calciatore. Oggi glorificato come eroe azzurro, ieri insultato come cattivone bianconero. Giorgio è stato l’ultimo dei marcatori. Un’arte che si è persa e che pochi riescono a produrre sui campi di calcio. Sentire l’uomo, appoggiarsi alla figura, con il fiato sul collo non perdendolo mai di vista. Questo difensore fantastico è stato il perno centrale della BBC: la difesa più forte di sempre con alle spalle il portiere più forte della storia del calcio. Persino Bonucci è diventato (nasce centrocampista) un grande difensore accanto a lui. Perché RE Giorgio non molla mai “fino alla fine” e ti fa sentire tranquillo nei momenti più complicati: ti perdi il tuo uomo, ci penso io. Umiltà e sacrificio le sue doti principali. Un mastino in campo, un tenerone fuori. Lui che non gode di piede fino, ilmancino, lavora fino a migliorarsi anche con il destro e segna anche con grandi staffilate dalla distanza (vedi Sampdoria).Chiude la carriera lanciando da metà campo stile Pirlo, a modo suo ovviamente. Giorgione che ricorda come, da piccolo, nasce rossonero e da grande diventa bianconero.
Ma di quelli veri, però. Nei gesti in campo e nelle parole fuori, Chiellini si è sempre dimostrato fedelissimo alla causa ed è stato un faro per tutti i giovani che sono arrivati a Vinovo prima e alla Continassa poi. Esempio di tattica (un maniaco) e certezza di vittoria. La voglia di difendere e il godimento puro di non prendere gol. Perché il tifoso non si esalta solo quando passa in vantaggio ma anche quando una scivolata toglie l’esultanza all’avversario. Ricordiamocelo sempre, la migliore difesa vince i trofei. Re Giorgio, King Kong, il turbante sulla testa e tanta voglia di lottare. Questo per la Juve è stato Chiellini che ora studia per un futuro da dirigente. Fuori dal campo una tenerezza infinita. In famiglia e con gli amici. Soprattutto un uomo vero, un uomo di parola. In un mondo dove le parole non contano più. Giorgio è uno su cui puoi contare: sempre e fino alla fine!