Sosa: "Vlahovic penalizzato dal gioco di Allegri. Se Osimhen avesse giocato alla Juve, le prestazioni non sarebbero state differenti da quelle del serbo"
Roberto El Pampa Sosa, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli ed Udinese, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il format in onda ogni giovedì in prima serata su Sportitalia.
Ritiene che tra Spalletti e De Laurentiis sia una questione principalmente caratteriale?
“Per risolvere questa situazione è necessario fare un passo indietro. Il problema è chi, tra i due, sia disposta a farlo. Se il presidente o il tecnico riuscissero a fare un passo indietro ci sarebbero possibilità che Luciano resti a Napoli. Continuo a sperare poiché mi piacerebbe che Spalletti proseguisse il percorso vincente di questi anni. Ciò che serve, oggi, è trasparenza. Credo, difatti, che nella conferenza stampa di sabato potremo avere lumi sul futuro. Sull’eventuale successore non ritengo fondamentale l’aspetto tattico. Si parla della difesa a tre o a quattro, ciò che conta sono le metodologie di lavoro. Soprattutto, le capacità comunicative con i calciatori e la società”
Tecnico di fama internazionale profilo ideale per il futuro?
“I calciatori, oggi, non decidono soltanto in base ai contratti, ma soprattutto in virtù di chi è chiamato a guidare la squadra. SI sono fatti, non a caso, i nomi di Enrique, Conte finanche Benitez. A tal motivo, non escluderei colui che potrebbe ritenersi, a giusta ragione, un candidato di assoluto rispetto. Parlo di Marcelo Gallardo, che con il River ha vinto tutto in questi anni”
Inzaghi, messo spesso in discussione, sta finalmente ritrovando una quadra tattica?
“Non bisognerebbe mai sottovalutare la tattica italiana, ed in tal senso Inzaghi è stato un maestro contro Benfica e Porto. Arrivare in semifinale di Champions non è poca cosa. L’Inter ha saputo giovare anche di un Lautaro sugli scudi. Da campione del mondo l’argentino non ha mai saltato una partita in stagione e, al pari di Calhanoglu, credo sia stato una pedina importante per i nerazzurri. Mi dispiace per la Fiorentina che ha saputo esprimere una prestazione all’altezza e forse avrebbe meritato altro. Le finali sono gare dal precario equilibrio ed Inzaghi, d’altronde, difficilmente le sbaglia”
De Laurentiis non venderebbe Osimhen per meno di 140 milioni.
“Assieme a Lautaro, è l’attaccane del momento. Mi dispiace non inserire Vlahovic in questa lista. Il serbo è penalizzato dal gioco del suo allenatore. Se Osimhen avesse giocato alla Juve, le prestazioni non sarebbero state differenti da quelle di Dusan. Ciò detto, il nigeriano è ormai la livello di attaccanti come Haaland, Benzema e Lewandoski. Dunque, al momento, 140 milioni potrebbero essere anche pochi!”
La difesa potrebbe guidare la Lazio al secondo posto, oltre il secondo miglior attacco dei nerazzurri?
“Avere la difesa meno battuta è sicuramente importante nel calcio italiano. Tuttavia, va sottolineato come il sistema dei biancocelesti non disdegni di godibilità e qualità, potendo giovare di interpreti di assoluta qualità a centrocampo. Ciò detto, credo che la classifica finale rispecchierà i piazzamenti attuali. A tal motivo sono dispiaciuto per quanto accaduto alla Juventus. La penalizzazione è evidente una colpa da scontare per quanto commesso, ma arriva forse nel momento meno opportuno”
Giallorossi, invece, spesso criticati per qualità di gioco.
“La Roma tira poco in porta. Ciò avviene perché i suoi attaccanti, così come quelli bianconeri, si trovano a cinquanta o sessanta metri dalla porta. Se Abraham, Dybala e Belotti sono costretti a controllare a centrocampo, ed a decine di metri dalla porta, è difficile che essi possano concludere”