Marocchino: "Motta non ha colpe eccessive, è un po' ostinato. Il modulo non deve essere sempre lo stesso ad oltranza"

10.03.2025 10:40 di  Giuseppe Giannone   vedi letture
Marocchino: "Motta non ha colpe eccessive, è un po' ostinato. Il modulo non deve essere sempre lo stesso ad oltranza"
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Intervenuto a "Radio Anch'io lo Sport", Domenico Marocchino, ex giocatore della Juventus tra le altre, si sofferma sul fallimento del progetto tecnico di Thiago Motta: "Invece di architetti, bisogna essere dottori. E la diagnosi sulla Juve di Allegri dell'anno scorso non è stata centrata bene. Si pensava che potessero bastare delle aspirine, invece ci volevano degli antibiotici. C'è una bella differenza tra la Juve di Allegri e quella di Thiago Motta.

Motta non ha a disposizione una rosa competitiva come le prime tre, è al livello del mucchio selvaggio per la zona Champions. Non ha una colpa eccessiva, sicuramente è un po' ostinato. Quando ho visto nella ripresa Koopmeiners a destra per non cambiare modulo, ci sono rimasto un po' male. Mi sono messo nei panni del giocatore, già demoralizzato perché non riesce a esprimere il suo potenziale, in più relegato a esterno in un ruolo suo. Il modulo non è che deve essere sempre lo stesso a oltranza.

"Prima della partita, ho detto che Juve-Atalanta sembrava fanti contro bersaglieri. La Juve va avanti a piccoli passi, ogni tanto trova delle buche come quella di ieri sera, cade dentro, e poi fa il piccolo passo la partita successiva. Il problema sostanziale sta nella valutazione di base. Ci sono state delle valutazioni troppo rapide e poco ragionate a freddo".